Ash vs Evil Dead 2x07 "Delusion": la recensione

Episodio speciale per Evil Dead, che questa settimana gioca con la follia e l'orrore portandoci in un manicomio

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Spoiler Alert
Per una serie come Ash vs. Evil Dead, finire in un manicomio sembra quasi un passo obbligato. Delusion, settimo episodio della seconda stagione, trasferisce tutti i suoi protagonisti in un habitat ostile, ma familiare per certi versi con lo stile della serie. Il punto di vista sarà solo e soltanto quello di Ash, che dovrà decifrare ciò che accade intorno a lui senza rimanere vittima di un'illusione, ma è la serie in sé a riuscire a sfruttare, ancora una volta, scenari e situazioni tutto sommato già viste e fonderle con il proprio stile esagerato e violento. Consideriamo la puntata, ancora una volta molto episodica, ma senza rinunciare al gusto del cliffhanger, come una svolta necessaria, mai noiosa, sulla strada nella costruzione del finale e di una migliore caratterizzazione di Baal, che si conferma villain molto peculiare per gli standard del franchise.

Ash si risveglia in un manicomio. Violenza e disperazione sono intorno a lui, ma ciò che lo colpisce soprattutto è la rivelazione fatta dal medico che lo ha in cura. Tutto ciò che il protagonista crede sia avvenuto negli ultimi trent'anni è frutto della sua immaginazione. Ash ha effettivamente ucciso i suoi amici nella baita, ma lo ha fatto perché è un pazzo assassino. Tutti i suoi incontri successivi, Pablo, Kelly e Ruby stessa, sono rielaborazioni di altre persone che vivono nella struttura psichiatrica. Ash reagisce con scetticismo alla rivelazione, e per tutto l'episodio non fa altro che cercare conferme alla propria versione dei fatti.

Non c'è nulla di particolarmenteoriginale nella costruzione dell'episodio e nel soggetto in sé. Tante volte abbiamo visto una puntata speciale di questo tipo, in cui si cerca di convincere il protagonista che tutto ciò che accade a lui è frutto della sua immaginazione, follia, magari di un sogno, per poi accorgerci che in realtà era un trucco e che tutto era come sempre apparso. Ne citiamo solo una: una puntata di Lost su Hurley, ma in generale è un soggetto abusato. Ash sa bene, come noi, che tutto ciò che vediamo è un'illusione di Baal. Lo dichiara dal primo momento e non cambia mai idea. Allora come si costruisce interesse per qualcosa che sappiamo essere falso?

Si gioca con i personaggi ad esempio. Questa può essere una buona occasione per ribaltare alcune caratterizzazioni. Bisogna dire che l'episodio non sfrutta completamente questa possibilità. Pablo, o Reg, è incolore. Ruby potrebbe essere interessante ma rimane sempre sullo sfondo. L'unica davvero utilizzata bene è Kelly, e la puntata offre a Dana DeLorenzo nuovi modi per giocare con il proprio personaggio. Un altro modo è quello di giocare con l'idea di illusione. La parte da leone in questo caso, insospettabilmente, non spetta a Baal (o Bill come lo chiama Ash a un certo punto), ma ad un pupazzo che raffigura il protagonista. Tutti gli scambi migliori della puntata sono con lui, e anche le trovate più geniali, come il fatto che il pupazzo perda sangue.

Infine, si lavora sulle sorprese. Come al solito, la serie non segue mai quei canali un po' retorici a cui siamo abituati. Nessuno si appellerà all'affetto e ai ricordi della vita precedente, nessuno riuscirà a tirarsi fuori dai guai ripensando al bene che vuole ai suoi amici. Soprattutto, il lieto fine che annulla l'importanza dell'episodio non è scontato. Anche per questo motivo aspettiamo con ansia l'episodio della prossima settimana.

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