Ash vs. Evil Dead 2x06 "Trapped Inside": la recensione

La recensione del sesto episodio della seconda stagione di Ash vs. Evil Dead

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Spoiler Alert
Come da titolo, Trapped Inside lavora sui personaggi chiusi in un ambiente dal quale non possono fuggire. In questo caso si tratta dell'abitazione nella quale si sono barricati Ash e gli altri, stretti nella morsa degli abitanti della cittadina che attribuiscono al protagonista le colpe di tutti i massacri avvenuti di recente. Ovviamente c'è anche una seconda lettura, quella che riguarda più da vicino Pablo e il suo sempre più malsano rapporto con il Necronomicon, uscito dalla nostra dimensione solo per tornare nel modo più spiacevole. Eppure non sembra esserci altra soluzione, nel momento in cui l'esigenza è quella di distruggere Baal, nemico che appare sempre più insidioso e diverso.

L'episodio lavora meno sulle singole battute e più sulla forza del gruppo, come già era avvenuto la settimana scorsa. L'unica eccezione è rappresentata da Kelly, che questa settimana si prende la luce sotto i riflettori (seriamente, una frase come "I will fuck your face with bullets" non può passare inosservata). Più storyline vivono all'interno della stessa casa, e solo in conclusione quella di Ash sembra prevalere sulle altre due. C'è una Kelly in grande spolvero che tiene a bada gli abitanti – ai quali mancano solo torce e forconi praticamente – a suon di battute e colpi di fucile, c'è Ruby che cerca di accelerare il processo che sta consumando Pablo, c'è Ash che se la deve vedere con la sorella, per l'occasione tornata dal mondo dei morti.

Sospettavamo che un gruppo così grande non potesse durare a lungo, ed ecco infatti che Chet è il primo a lasciarci. Come al solito senza troppi drammi. Diamo ormai per scontati certi meccanismi, ma pensiamo ai mille dilemmi sentimentali che colpiscono i personaggi nel momento in cui per qualche motivo sono costretti a fare del male alle persone che amano o hanno amato. Evil Dead non si crea di questi problemi, e se Ash deve staccare la testa a Cheryl – il cui ritorno era stato anticipato nello show tempo fa – lo fa molto serenamente. Per gli amanti della saga c'è anche il riferimento alla famosa scena dell'albero nel primo Evil Dead, che cozza un po' con la logica interna della storia, ma onestamente questo ci importa poco.

Con l'uscita allo scoperto di Baal e la scoperta della mortalità di Ruby il gioco si fa più pesante, e gli ultimi tre episodi della stagione promettono di portarci in territori inesplorati e sempre più folli. Pronti a seguire la serie.

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