Ash vs. Evil Dead 1x08 "Ashes to Ashes": la recensione
Sorprendente episodio per Ash vs. Evil Dead, che si ricollega sempre più alla saga
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Difficile non rimanere abbagliati dalla cold open che ci riporta là dove tutto cominciò quasi 30 anni fa. Un uccellino che diventa una bomba di sangue ci fa capire immediatamente che bellezza e amore non hanno spazio qui, e indirettamente ci anticipa la svolta più importante e inaspettata dell'episodio, dandoci la chiave di lettura di ciò che accadrà. Prima sorpresa: dopo il finale della scorsa puntata pensavamo che ci saremmo trovati di fronte a un episodio in cui Pablo, Kelly e Amanda avrebbero dovuto collaborare, magari migliorare il loro rapporto soprattutto riguardo all'ultima arrivata, per ritrovare Ash. E quindi il nostro protagonista da solo ad affrontare la Casa.
Se nella prima parte dell'episodio tutto soffre di una certa staticità – ma spesso gli episodi hanno seguito questo schema – tutto si riscatta da metà in poi con l'apparizione della mano indemoniata, alla quale è ricresciuto un intero Ash malvagio (intuizione molto divertente). Proprio questo Evil Ash sarà responsabile, dopo un violento e sanguinoso scontro, della fine di Amanda. Magari non tanto dispiacere per la fine del personaggio, ma tantissima sorpresa dato che credevamo di aver trovato un nuovo membro del gruppo. E invece no, si era partiti con un trio e così si continua. A proposito, Pablo e Kelly vagano per i boschi per tutto l'episodio in cerca di una motivazione. La trovano in un trio di probabili vittime sacrificali, ma se ne riparlerà in seguito. Per ora ci basta sapere che il gruppo si è riunito, che non c'è traccia di Ruby nell'episodio, e che abbiamo una discreta nemesi in Evil Ash, con lo scontro che termina con un cliffhanger.