Arrow 7×10 “My Name Is Emiko Queen”: recap e commento

La nostra recensione del decimo episodio della settima stagione di Arrow intitolato "My Name Is Emiko Queen"

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Recap

Oliver Queen e il suo alter ego mascherato sono ufficialmente membri dello Star City Police Department, agli ordini del Capitano Dinah Lance. L'inaspettata svolta  - che fa storcere il naso al nuovo sindaco - permette al protagonista di continuare a proteggere la sua città, e il suo primo caso lo vede indagare sulle gesta del nuovo Green Arrow.

Sorprendentemente, però, dietro la maschera del nuovo Arciere di Smeraldo si nasconde una donna; e non è tutto, perché la giovane vigilante si rivela essere Emiko Queen, figlia del defunto padre di Oliver, e quindi sua sorellastra. Tale rivelazione sconvolge il protagonista, il quale non poteva assolutamente aspettarsi che suo padre avesse avuto una progenie da una relazione extra coniugale.

Come suo fratello prima di lei, anche Emiko ha una sua personale lista di nomi: si tratta di alcuni uomini e donne dei quali la giovane vigilante è intenzionata a vendicarsi. Emiko, però, incappa in un imprevisto, con Rene che le presta soccorso.

Nel frattempo, John e Lyla sono ancora sulle tracce del misterioso criminale di nome Dante, e per catturarlo decidono di reclutare Ricardo Diaz, rimettendo così in piedi la Task Force X, meglio nota come Suicide Squad.

Nel futuro, Zoe decide di chiedere spiegazioni sulle scioccanti verità emerse al sindaco di Star City, suo padre Rene.

Commento

Come intuibile già dal titolo, in My Name Is Emiko Queen scopriamo l'identità segreta del nuovo Green Arrow: si tratta di un twist narrativo - purtroppo "spoilerato" già da qualche mese - importante, che introduce un personaggio inevitabilmente destinato a sconvolgere i già precari equilibri dello status quo dei protagonisti dello show. Per quanto risolutivo in questo senso, in realtà l'episodio che segna il ritorno di Arrow nel 2019 è foriero di svariate nuove trame destinate ad accompagnarci per il resto della settima stagione.

My Name Is Emiko Queen è dunque una testa di ponte, un capitolo denso e non molto scorrevole il cui scopo principale è quello di introdurre nuove dinamiche nello show, dalla missione di Emiko, all'inedito ruolo di poliziotto di Oliver, fino alle discutibili scelte di John e Lyla. Immancabilmente, tutti questi filoni narrativi finiranno per intersecarsi sempre più serratamente nel prosieguo della storia. È un nuovo inizio per Arrow, e per questo show non si tratta certo di una novità: ad oggi, quindi, è assolutamente prematuro poter trarre un giudizio sul nuovo corso, ma possiamo essere moderatamente speranzosi.

La pecca più grande di questo episodio si manifesta in interpretazioni complessivamente insufficienti: nello specifico, le attrici Sea Shimooka (Emiko Queen) e Adrea Sixtos (Zoe Ramirez adulta) si rendono protagoniste di una recitazione rigida e compassata, che rende i loro personaggi poco credibili. Più generalmente, tutti i protagonisti sembrano mancare di mordente, con Stephen Amell davvero irriconoscibile nella sequenza in cui Oliver apprende dell'esistenza di un'altra sorella.

Emiko Queen è la protagonista indiscussa dell'episodio: si tratta di un personaggio esistente nella continuity a fumetti della DC Comics, creato da Jeff Lemire e Andrea Sorrentino sulle pagine di Green Arrow #32 (2014). Anche l'iterazione originale del personaggio è figlia del padre di Oliver, e si rivela essere una temibile combattente.

Due dei nomi della lista di Emiko, che elenca le persone responsabili della morte di sua madre, sono equivalenti a personaggi già apparsi nei fumetti di Freccia Verde: Nicholas Kotero, serial killer visto in Green Arrow Annual #7, e Scott Notting, poliziotto corrotto incontrato sulle pagine di Green Arrow #12 (2017).

Nel corso dell'episodio viene nominata Santa Prisca, isola fittizia dell'Universo DC, celebre per essere la terra natale del villain di Batman noto come Bane.

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