Arrow 7×06 “Due Process”: recap e commento

La nostra recensione del sesto episodio della settima stagione di Arrow intitolato "Due Process"

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Recap

Felicity continua a portare avanti il suo piano per sconfiggere una volta per tutte Ricardo Diaz. Contando sul prezioso contributo di Dinah, Rene, Diggle e Black Siren, la donna scopre che il criminale è intenzionato a impossessarsi di una pericolosa arma di distruzione, al fine di ridurre Star City in cenere. Non c'è tempo da perdere: è così che va in scena l'ultima (?) battaglia contro il "Drago" e i suoi alleati, i Longbow Hunters. Anche il nuovo Green Arrow si unisce alla "festa".

Nel frattempo, Oliver Queen torna al "Livello 1" dello Slab, abbandonando l'inferno nel quale era piombato. I problemi che la difficile vita in carcere comporta non sono però finiti. Intanto, la nuova "Laurel" prova a ricorrere in appello per la scarcerazione dell'ex vigilante, incontrando molteplici difficoltà.

Nel futuro, intanto, William e Roy apprendono della morte di Felicity. La donna era molto cambiata, abbracciando il suo lato oscuro e mettendo in moto un pericoloso progetto.

Commento

Due Process è un episodio non pienamente riuscito, ma importante. Importante perché va apparentemente a chiudere la grande trama che ha occupato tutta la seconda metà della sesta stagione di Arrow, portando - teoricamente - alla sconfitta di Diaz. Alla luce di ciò, possiamo riflettere su come i sei episodi della settima stagione visti finora siano stati sostanzialmente un lungo epilogo della precedente.

Nel chiudere - di nuovo, teoricamente - tutte le trame rimaste in sospeso prima dell'estate, nella settima stagione di Arrow gli autori hanno però contemporaneamente lavorato sui protagonisti: tutti i personaggi principali dello show sono molto cambiati rispetto a pochi mesi fa, così come è stato rivoluzionato lo status quo generale. In particolare, però, è su Felicity che i riflettori sembrano starsi concentrando. Dopo aver perso suo marito, finito in prigione, la caparbia donna è divenuta qualcosa di più che un'abilissima hacker e il prezioso contributo "da remoto" del Team Arrow. Felicity ha dovuto assumersi la responsabilità che un tempo ricadeva sulle spalle di Oliver, ossia quella di fare scelte decisive, e anche discutibili. Tutto questo l'ha cambiata e la sta cambiando, rendendola un personaggio più oscuro e machiavellico, virtualmente capace di uccidere il suo nemico a sangue freddo. In questo caso, è indicativo il fatto che ha farle da "grillo parlante" ci sia stata Black Siren, la Laurel malvagia, che sta percorrendo il cammino dell'eroe in senso opposto a quello di Felicity, cercando la redenzione.

Se a tutto questo aggiungiamo quello che, a poco a poco, stiamo scoprendo del futuro di Star City e dei suoi eroi, il quadro appare allarmante quanto affascinante, generando nello spettatore grande curiosità.

Per il resto, Due Process è un episodio abbastanza raffazzonato, con delle soluzioni narrative discutibili e eccessivamente semplificative. La trama appare oggettivamente "telefonata", al fine di portare all'esito finale, vale a dire la sconfitta di Diaz. Tutto ciò, però, permette ora un "nuovo inizio" allo show.

Nell'episodio fa il suo esordio un ex associato di Anatoly all'interno del KGB, di nome Pyotor Roslov. Nell'Universo DC Comics, questo nome è quello del capo del KGB e miglior amico di Superman nella graphic novel Superman: Red Son (2003) di Mark Millar e Dave Johnson.

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