Arrow 7×05 “The Demon”: recap e commento

La nostra recensione del quinto episodio della settima stagione di Arrow intitolato "The Demon"

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Recap

Continua il calvario di Oliver nel "Livello 2" dello Slab. L'ex vigilante, assieme a tutti gli altri prigionieri in isolamento, è costantemente sottoposto a trattamenti disumani, e alla "terapia" del dottor Parker, dalla quale non è detto che riesca a uscire vivo. In questo inferno, Queen incontra una persona creduta morta da tempo: Talia al Ghul. Assieme alla Figlia del Demone, Oliver scopre chi è l'altro misterioso "demone" che si nasconde nelle profondità dello Slab.

Nel frattempo, Felicity - ancora sulle tracce di Ricardo Diaz - inizia a investigare anche sul misterioso "Livello 2" della prigione in cui è detenuto suo marito e del quale nessuno sembra mai aver sentito parlare, con il prezioso aiuto di Dinah e Laurel (Black Siren).

Infine, Diggle e Curtis sono impegnati in una nuova missione europea dell'A.R.G.U.S., con l'ex Mister Terrific costretto ad andare sotto copertura per smantellare un pericoloso traffico.

Commento

La settima stagione di Arrow è costantemente una (piacevole) sorpresa. Nessun grido al miracolo: lo show conserva sempre cronici difetti strutturali, sia tecnici che narrativi, e ogni tanto torna anche ad aleggiare una certa "stanchezza" che si manifesta con un evidente grado di ripetitività. Ma, sempre tenendo a mente tutto ciò, non possiamo esimerci dal sottolineare quanto la nuova annata della serie TV sia gradevole, grazie a una messinscena frizzante, multitasking e fortunatamente molto diversa rispetto al recente passato.

I filoni narrativi presentatici in questo inizio di stagione sono sostanzialmente tre, a cui si aggiunge la storia in flashforward, e senza dimenticare la sotto-trama legata alle azioni di Diaz.

Da un lato abbiamo un Oliver Queen sempre più costretto nei panni di prigioniero. Continuare a tenere il protagonista in gabbia, tagliato fuori dal resto del mondo, gli sta garantendo un'ulteriore evoluzione che ne aumenta lo spessore. Eravamo quasi certi che alla luce degli eventi di questo episodio, l'ex vigilante sarebbe finalmente evaso. Così però non è stato, e questa è una scelta coerente e coraggiosa da parte degli autori.

La permanenza di Oliver in prigione sta dando grande spazio a Felicity, che assieme a Laurel e Dinah ha costituito un trio di personaggi al femminile sempre più credibile e indipendente.

Infine, "dislocare" Diggle e Curtis in Europa, nel ruolo di agenti segreti, rappresenta un'ulteriore nota di merito.

Diversificazione e stratificazione della narrazione sono armi importanti che consentono allo show di non incappare in quei momenti di "calma piatta" di cui aveva sofferto durante la scorsa stagione. Avere più sentieri da battere consente agli autori di continuare a sperimentare, magari proprio come fatto in The Demon, andando cioè a recuperare un personaggio del passato a cui affidare un nuovo ruolo.

In questo episodio mancano espliciti easter egg o rimandi ai fumetti della DC Comics, anche se il riferimento alla "vecchia nemica di Gotham" fatto da Talia sembra essere un chiaro cenno alla Batwoman dell'Arrowverse, interpretata da Ruby Rose, che farà il suo esordio a breve nel crossover annuale di questo universo narrativo.

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