Arrow 6x17, “Brothers In Arms”: la recensione
La nostra recensione del diciassettesimo episodio della sesta stagione di Arrow, intitolato “Brothers In Arms”
Nel frattempo, Dinah e Curtis continuano a portare avanti le loro indagini, ma giungono a quello che sembra un punto di non ritorno, con Mister Terrific che vede già minacciata anche la sua neonata relazione.
Brothers In Arms, diciassettesimo capitolo della sesta stagione di Arrow, rappresenta un (relativo) punto di non ritorno per lo show, e dà un'ulteriore conferma sulla discreta piega narrativa intrapresa e già vista la scorsa settimana. Finalmente, dopo una fase di setting durata davvero troppo a lungo, con il colpo di scena della morte di Cayden James abbiamo iniziato a intravedere una direzione per la storia della sesta annata della serie TV.
Nonostante la maggior parte del minutaggio sia dedicato alla "civil war" tra Green Arrow e Spartan, sono le storyline secondarie a progredire in maniera più fluida e spedita (al netto della situazione sentimentale di Curtis, francamente dimenticabile): in particolare, alla luce di quanto avvenuto nell'episodio, è il ruolo di Black Siren a risultare evidentemente interessante. Si tratta di un personaggio che più volte abbiamo bollato come "di troppo", e seppur ancora convinti del nostro giudizio, non possiamo negare che riusciamo finalmente a intravedere uno scopo per la criminale (non) redenta.
Da un punto di vista più tecnico, Brothers In Arms conferma il trend generale di Arrow: lo show dà il suo meglio, sotto l'aspetto visivo, nelle sequenze di azione e combattimento corpo a corpo. Sebbene venga utilizzato un modus operandi sostanzialmente stereotipato e ripetuto più e più volte, determinate battaglia hanno sempre il loro fascino. Cosa che per esempio non si può dire delle sequenze più verbose, le quali, oltre a essere scritte male, sono sistematicamente girate sempre e soltanto negli stessi ambienti: che noia.
La sesta stagione di Arrow, in termini di intreccio, si trova oggi decisamente nel suo momento migliore, e da adesso non si deve più sbagliare. Le premesse per un finale di stagione dignitoso ci sono tutte, così come quelle di un nuovo inizio per la settima stagione da poco annunciata.