Arrow 6x16, “The Thanatos Guild”: la recensione

La nostra recensione del sedicesimo episodio della sesta stagione di Arrow, intitolato “The Thanatos Guild”

Condividi
Thea e Roy sembrano aver raggiunto il loro lieto fine, dopo essersi ritrovati inaspettatamente e nelle condizioni più avverse. Purtroppo, però, il ritorno in scena di Nyssa al Ghul è foriero di cattive nuove che potrebbero mettere a repentaglio il futuro della coppia. A Star City è infatti in arrivo una fazione scissionista della Lega degli Assassini, auto-nominatasi come "Gilda di Tanato". Questa è alla ricerca di una misteriosa scatola creata da Malcolm Merlyn, al cui interno c'è qualcosa di misterioso e contestualmente di vitale importanza.

Oliver e il Team Arrow si trovano dunque nuovamente in una situazione precaria, con la vita di Thea seriamente in pericolo: in questa nuova battaglia, il protagonista giunge inoltre a una vera e propria epifania riguardo alla sua vita.

Nel frattempo, Dinah e Curtis - orfani dell'infortunato Rene - continuano le loro indagini atte a stanare Ricardo Diaz.

The Thanatos Guild, sedicesimo episodio della sesta stagione di Arrow, è una parentesi in cui tornano in scena personaggi, tematiche e ambientazioni centrali in alcune delle scorse annate dello show, cosa che va inevitabilmente - e bruscamente - a mettere in pausa momentanea la storyline principale in corso di svolgimento. Questa è una procedura abbastanza usuale in serie TV di questa natura, le cui stagioni sono caratterizzate da più di venti episodi: tali riempitivi, definiti tecnicamente come fill-in, servono a portare avanti una storia molto ampia senza decomprimerla eccessivamente, allegando alla trama principale sotto-trame più raccolte. In linea teorica, si tratta di una procedura estremamente funzionale in qualsiasi tipo di narrativa di format continuativo - nel fumetto americano, per esempio, è una prassi - ma è anche vero come molto spesso le storie "minori" siano lontane anni luce da quelle maggiori, in termini puramente qualitativi.

In questo specifico caso, fortunatamente, The Thanatos Guild rappresenta un'oasi abbastanza felice nel panorama sostanzialmente desertico che la sesta stagione di Arrow ci sta presentando. La storia, che riporta in scena tutte le tematiche legate alla mitologia di Ra's al Ghul, è caratterizzata da una trama abbastanza coerente e scritta con dignitosa dovizia, che si riflette in una spettacolo gradevole, fluido e ritmato, in cui i personaggi riescono a elevarsi dal "piattume" generalizzato al quale ci stiamo tristemente abituando (al netto di qualche sparuto picco narrativo).

The Thanatos Guild serve anche a chiudere in maniera apprezzabili le storie legate ai personaggi di Thea e Roy, e anche con un lieto fine. Non è detto che non rivedremo mai più i due, ma è molto probabile che la strada per loro finisca qui, almeno per il momento. Ed è giusto così, perché si tratta di due personaggi che hanno vissuto rispettivamente il loro arco narrativo, e che, francamente, non sono più di alcun beneficio alla storia. Al netto della anche lecita malinconia di qualche spettatore, è molto apprezzabile rilevare come gli autori riescano a chiudere qualche cerchio narrativo in uno show sempre più stanco e simile a una soap opera sudamericana. Speriamo non rimanga un caso isolato.

Nell'episodio non ci sono specifici riferimenti, escluso il (buffo) cappello con visiera che Roy indossa in missione, e che ricorda quello indossato a sua volta dallo stesso personaggio nella sua iterazione originale a fumetti, nei panni di Arsenal. La Lega degli Assassini, nei fumetti, ha però vissuto più di una volta delle fasi secessionistiche, anche in tempi recenti, come apprezzato nella serie Batman Incorporated, con la nascita del gruppo terrorista noto come Leviatano e guidato da Talia al Ghul.

Continua a leggere su BadTaste