Arrow 6x14, “Collision Course”: la recensione

La nostra recensione del quattordicesimo episodio della sesta stagione di Arrow, intitolato “Collision Course”

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Cayden James è morto, ucciso a sangue freddo da Ricardo Diaz, rivelatosi essere ben più di ciò che lasciava credere e il vero genio criminale dietro la serie di sfortunati eventi in cui Oliver Queen e il Team Arrow si sono trovati invischiati negli ultimi tempi.

Lo scontro con James ha portato Star City sull'orlo della bancarotta, e adesso il sindaco deve cercare di evitare una totale disfatta. Per farlo, deve rintracciare Black Siren, portata al sicuro e nascosta da Quentin Lance.

Però, anche Dinah e i suoi alleati sono sulle tracce della criminale: Black Canary è infatti più che mai intenzionata a vendicarsi di colei che ha assassinato l'uomo che amava. Inevitabilmente, queste premesse portano allo scontro potenzialmente definitivo tra Green Arrow e i suoi ex compagni di squadra.

"Arrow: Civil War", nel quattordicesimo episodio della sesta stagione dello show dell'Arciere di Smeraldo, il tema preponderante è proprio il faccia a faccia (risolutivo?) tra le due fazioni di quello che un tempo era il Team Arrow. Del resto, si tratta di una storyline oramai sorta diverso tempo fa e forse colpevolmente lasciata un po' troppo in sospeso, finora. Quale momento migliore di quella fase di plateu che deve necessariamente separare la conclusione del primo grande atto della stagione in corso in attesa dell'inizio del secondo, presumibilmente conclusivo?

Ed ecco andare in scena Collision Course, un episodio che definire insufficiente appare ingeneroso - sostanzialmente, è tutto così elementare che è impossibile il verificarsi di "scivoloni" - ma che allo stesso tempo ci propone una storia prevedibile e decompressa, che manca di qualsiasi sussulto. Diciamolo, tutto ciò che avviene in questo capitolo di Arrow era abbondantemente prevedibile ancor prima dell'inizio dello stesso, specie alla luce di un finale che è tutto fuorché risolutivo. Come altre volte in uno show oramai stanco e piegato dal tempo, ci troviamo a dire: "tanto rumore per nulla". Tutto ciò che da mesi e mesi sta ruotando attorno al personaggio interpretato da Katie Cassidy è una paragonabile a una brodaglia così allungata da risultare oramai insipida.

Collision Course è un episodio talmente elementare in ogni suo aspetto narrativo, registico e tecnico da poter essere valutato complessivamente come un compitino elementare svolto in maniera disciplinata. Non c'é altro: manca il guizzo, la sequenza avvincente, l'interpretazione da standing ovation. Però, allo stesso tempo, non si registrano elementi oggettivamente così negativi da poter essere criticati ferocemente.

Trattasi di un capitolo che altro non è che un riempitivo in attesa dell'inizio della storyline che poterà la sesta stagione di Arrow alla sua conclusione. Speriamo di poter trovarci di fronte ad altro, nel bene o nel male, già dalla prossima settimana.

Abbiamo registrato un unico easter eggs dei fumetti DC Comics: l'alias "Siu Jerk Jai" era il nomignolo affibbiato a Dinah Lance dal suo maestro di arti marziali della serie Birds of Prey scritta da Gail Simone: significa "uccellino" in giapponese.

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