Arrow 6x06, “Promises Kept”: la recensione

La nostra recensione del sesto episodio della sesta stagione di Arrow, intitolato “Promises Kept"

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Slade Wilson ha scoperto la verità su suo figlio: Joe, auto-ribattezzatosi Kane, non è prigioniero del gruppo criminale dei Jackals, ma il loro leader. A quanto pare, dunque, il giovane ha seguito le orme paterne. Adesso, Deathstroke è costretto a fare una scelta: schierarsi contro il sangue del suo sangue o ritornare al lato oscuro assieme a suo figlio.

Oliver si trova suo malgrado nel bel mezzo di questa faida familiare, e per lui è molto difficile mantenere le promesse fatte a William.

A Star City, intanto, il Team Arrow affronta una nuova e importante minaccia, rappresentata dal nuovo zar del crimine di nome Dragon, con un Diggle nuovamente non al meglio e sempre più schiavo della sua dipendenza.

Grazie ad alcune interessanti sequenze flashback, inoltre, scopriamo ciò che è accaduto a Slade a seguito del primo scontro con Oliver sull'isola di Lian Yu e prima del suo arrivo a quella che allora era nota come Starling City.

Sulla falsa riga dell'episodio precedente, anche la seconda parte della storia dedicata a Deathstroke si rivela essere un capitolo interessante e avvincente, tra i migliori di sempre di Arrow. Con una storia meno spigliata e dinamica, ma anche con dialoghi meglio scritti e un'interrelazione tra personaggio magistrale, Promises Kept ha anche il merito di permettere a Slade Wilson di evolversi ulteriormente. Difatti, non solo abbiamo scoperto il passato remoto e quello prossimo del personaggio - finalmente è stato colmato anche per lui il gap tra il filone in flashback e quello del presente dello show - ma sono proprio le motivazioni e l'umanità dell'uomo a risultare estremamente più credibili e coerenti alla luce di ciò che ha vissuto, per quanto faccia sempre strano vedere Deathstroke restio nell'uccidere. Insomma, tutto pare essere pronto per un eventuale spi-off dedicato al personaggio, che siamo sicuri farebbe contenti molti fan.

Sul fronte Star City, finalmente giunge a un'apparente risoluzione la storyline con protagonista Diggle alle prese con problemi fisici che ne inficiano il rendimento e l'affidabilità come Green Arrow: era anche ora, specie col fatto che abbiamo assistito all'esordio di un nuovo villain.

Sorprendentemente, però, lo show continua a reggersi bene anche con il protagonista assoluto relegato un po' più in secondo piano rispetto al passato.

Sul fronte citazioni ed easter eggs con possibili rimandi ai fumetti DC Comics, notiamo come la prima rapina che va in scena si svolge presso un edificio della Cadmus Tech., azienda la cui iterazione originale è impegnata nell'ingegneria genetica, e per cui su Terra-38 - il mondo di Supergirl - lavorava Lilian Luthor.

Nel corso della narrazione viene menzionato la naziona di Vlatava: si tratta di un altro Paese fittizio dell'Universo DC, situato nell'Europa dell'Est e patria del Conte Vertigo.

Ancora, Richard Dragon è un personaggio creato da Dennis O'Neil e Jim Berry per il romanzo Kung Fu Master, Richard Dragon: Dragon's Fists (1974), e che poi è stato adattato e incluso nella continuity a fumetti della DC Comics, con la sua prima apparizione registrata in Richard Dragon Kung Fu Fighter #1 (1975). In tempi recenti, a seguito del reboot de I Nuovi 52, è divenuto un nemico di Freccia Verde, nel corso dell'apprezzata run di Green Arrow di Jeff Lemire e Andrea Sorrentino.

Viene citato, inoltre, il secondo figlio di Slade Wilson, Grant (di cui il padre non sapeva nulla). Nei fumetti, Grant Wilson è il figlio maggiore di Deathstroke, meglio noto come l'assassino Ravager.

Infine, l'easter eggs più simpatico si registra quando Felicity e William sono intenti a giocare al videogame Injustice 2, picchiaduro con protagonisti moltissimi personaggi della DC Comics, tra cui lo stesso Freccia Verde.

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