Arrow 6x03, “Next Of Kin”: la recensione

La nostra recensione del terzo episodio della sesta stagione di Arrow, intitolato “Next Of Kin"

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C'è un nuovo Green Arrow a Star City: nelle battute finali dello scorso episodio, Oliver aveva infatti chiesto al suo fidato amico e braccio destro Diggle di prendere il suo posto come Arciere di Smeraldo e leader del Team Arrow.

Sebbene riluttante, John accetta e nella prima missione nel suo nuovo ruolo deve affrontare un team di ex soldati scelti guidati dalla temibile Onyx Adams, intenzionata a vendicarsi da chi in passato ha tradito lei e i suoi commilitoni. In tutto questo, Diggle è però un uomo ferito nel corpo così come nello spirito: riuscirà a dimostrarsi in grado di essere il nuovo Green Arrow?

Nel frattempo, Oliver si concentra maggiormente sul cercare di ricucire il rapporto con suo figlio William, anche chiedendo aiuto a Felicity.

Grande cambio in corsa per Arrow: il protagonista ha infatti ceduto il suo arco, cosa che ha portato un'importante novità nello status quo di Diggle. Il punto focale di Next Of Kin è proprio questo: al centro della narrazione, perlomeno nelle scene di stampo maggiormente supereroistico, vi è adesso un nuovo personaggio principale. Ammettiamo quanto sia stato insolito, per noi come forse per tutti gli spettatori, non trovare più Oliver dietro la maschera di Green Arrow, cosa alla quale ci eravamo ben abituati da diversi anni. Il giudizio di questo brusco twist narrativo è però sostanzialmente positivo: l'avere Diggle come nuovo Arciere di Smeraldo porta una ventata di aria fresca all'interno dello show, con tante e nuove potenziali soluzioni che potranno divenire realtà prossimamente (e del resto, il finale di questo episodio ci fa intuire che non sarà tutto rose e fiori).

In una struttura narrativa ben consolidata, ma che da un lato è vincolata a uno sviluppo quasi soap-operistico e dall'altro può divenire sempre vittima di un certo e stantio immobilismo, non è insolito assistere a cambiamenti che, all'apparenza, sembrano di enorme portata, ma che poi a conti fatti non vanno a modificare niente in maniera irreversibile, come ci hanno insegnato i fumetti. Appare chiaro sin dal principio che quella di Diggle come Green Arrow sarà solo una parentesi, e che Oliver prima o poi riprenderà il suo ruolo, ma nel frattempo speriamo di divertirci, dato che, lo ribadiamo, le potenzialità ci sono tutte.

Di contro, è prevedibilissimo e gestito in maniera piuttosto stereotipata e semplificativa il riavvicinamento tra Oliver e Felicity. In questo caso, non siamo riusciti a non storcere il naso.

Next Of Kin è un episodio piuttosto inqualificabile, se preso come a sé stante: questo capitolo della storia è sostanzialmente una presentazione e una stabilizzazione del nuovo status quo incipiente, e gli stessi villain non sono altro che "carne da cannone" per far sì che il nuovo Arciere di Smeraldo prenda le misure del suo ruolo.

Il che è potenzialmente un peccato perché il personaggio di Onyx Adams - creato Joey Cavalieri e Jerome Moore sulle pagine di Detective Comics #546 (1985) - è davvero interessante, basandoci sulla sua versione originale a fumetti. A differenza di quanto visto in Arrow, nei comics Onyx è una donna sostanzialmente benigna: ex membro della Lega degli Assassini, la Adams volta le spalle al male e inizia un percorso di conversione spirituale, che, nel tempo, la porterà a incontrare lungo il suo cammino Freccia Verde, Wonder Woman, Batman e le Birds of Prey.

Tornano nuovamente in scena le Kord Industries, già incontrate in passato e legate nei fumetti al supereroe Blue Beetle, e segnaliamo il sottile easter eggs che appare sulla bacheca di Felicity: tra i potenziali nomi della sua nuova start-up leggiamo anche "Oracle", chiaro rimando al personaggio di Oracolo, che nei fumetti è Barbara Gordon ridotta su una sedia a rotelle (cosa che aveva fatto credere che proprio Felicity potesse prendere questo ruolo nell'Arrowverse, quando rimase paraplegica). Che sia un oscuro presagio?

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