Arrow 5×19, “Dangerous Liaisons”: la recensione

La nostra recensione del diciannovesimo episodio della quinta stagione di Arrow, intitolato “Dangerous Liaisons"

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Spoiler Alert
Nel diciannovesimo episodio della quinta stagione di Arrow, intitolato Dangerous Liaisons e diretto da Joel Novoa, il Team Arrow, l'ARGUS e le forze dell'ordine di Star City sono sulle tracce di Adrian Chase, la cui identità segreta di Prometheus è stata finalmente rivelata al mondo. Il criminale, però, si è dato alla macchia e nessuno sembra essere in grado di rintracciarlo, con i media e gli abitanti della città che chiedono risposte al proprio sindaco, Oliver Queen, "colpevole" di aver lavorato per diverso tempo con Chase al suo fianco.

L'unico modo di scoprire dove si nasconda Prometheus potrebbe essere impossessarsi di una esclusiva tecnologia inventata dal leader dell'organizzazione di hacker nota come Helix, con la quale Felicity collabora già da un po': l'unico problema è che quest'uomo, di nome Cayden James, è segretamente detenuto dall'ARGUS, che lo ha fatto - illegalmente - sparire dalla circolazione. Felicity è dunque chiamata a fare una scelta, cercando di comprendere sino a che punto il fine giustifica i mezzi: tradire la sua squadra, agendo alle sue spalle pur di rintracciare Chase, o non partecipare all'operazione dell'Helix volta a far evadere il proprio capo?

Nel frattempo, Quentin prova a spingere Rene a perdonare se stesso per i suoi errori del passato e a riabbracciare sua figlia, da troppo tempo affidata ai servizi sociali.

Dopo una pausa di tre settimane, Arrow fa ritorno con un episodio scoppiettante che ci propone il nuovo scenario derivante dal fatto che tutti oggi sanno chi è il "cattivo": con un Adrian Chase passato da predatore a preda - ma sarà davvero così? - è il Team Arrow a dover fare la sua mossa, cercando di mettere fine una volta per tutte alla minaccia rappresentata da Prometheus. Con il villain momentaneamente uscito di scena, però, le crepe che a poco a poco si sono formate all'interno della squadra diventano sempre più evidenti, in particolare quella tra Oliver e Felicity, che si sta trasformando progressivamente in una voragine, con la donna sempre più propensa a passare al "lato oscuro", con il suo ex che nel lato oscuro vi ha vissuto per anni, e non vuole che qualcuno a lui caro possa fare la sua stessa fine, o peggio.

Grande tensione emotiva, scritta e rappresentata in maniera consona, in un episodio molto drammatico che però non va a soffocare il bel contenuto action di una storia che si muove con sempre maggiore disinvoltura sulla sottile linea rossa che separa il bene e il male, in un contesto narrativo nel quale non esistono eroi senza macchia e ognuno ha delle precise motivazioni per fare quello che fa, anche a patto di sporcarsi le mani. La quinta stagione di Arrow si sta trasformando in qualcosa di sempre più stratificato, complesso e realistico rispetto a una semplice serie TV di genere "cinecomic", mettendo al centro del tutto i propri personaggi, ognuno con una sua precisa caratterizzazione. Mentre gli altri show dell'Arrowverse virano verso contenuti sempre più fantasiosi, Arrow ha (ri)trovato la sua forza nel suo essere grounded, nel suo raccontare storie di uomini che si muovono tra le strade di un mondo sempre più oscuro e violento, alle prese con problemi anche molto personali, come la vicenda di Wild Dog e di sua figlia.

In un episodio in cui mancano riferimenti ed easter eggs ai fumetti DC Comics, segnaliamo quanto apprezzabile si sia rivelata una particolare sequenza di Dangerous Liaisons, quella che vede Oliver e Dinah impegnati a fermare i mercenari di Helix in uno spettacolare inseguimento per le strade, con ottime coreografie e lavoro di stunt, oltre a un'abile gestione dei tempi e delle inquadrature, in un capitolo generalmente di buonissima fattura sotto il profilo tecnico, che ha un cliffhanger finale assolutamente sorprendente.

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