Arrow 5x07, "Vigilante": la recensione

La nostra recensione del settimo episodio della quinta stagione di Arrow, intitolato "Vigilante"

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Spoiler Alert
Vista la grande mole di figure importanti introdotte nei primi episodi di questa quinta stagione di Arrow, nessuno avrebbe mai pensato che Vigilante ricevesse il trattamento ottenuto in questa puntata. Fin dall'annuncio della sua presenza nello show, tutti si aspettavano infatti che il personaggio seguisse la strada già percorsa da Ragman (Joe Dinicol), ponendosi inizialmente come antagonista del team di Oliver (Stephen Amell) per poi entrare a farne parte in seguito al conflitto finale. Gli autori hanno invece sapientemente stravolto questa teoria presentandoci Vigilante come una seria minaccia per Green Arrow e le sue reclute, un antieroe il cui operato, per quanto criminoso, è atto a proteggere il benessere di Star City. L'idea di non rivelare subito la vera identità del personaggio - che è comunque confermata essere quella del procuratore distrettuale Adrian Chase (Josh Segarra) - rappresenta poi un chiaro segnale di quanto quest'ultimi puntino a costruire un'importante sottotrama legata a questo nuovo giustiziere, una storyline indirizzata a mettere in crisi l'operato svolto finora da Oliver.

Su Vigilante è stato fatto un buonissimo lavoro di adattamento dalla carta allo schermo, rendendo il suo costume credibile pur restando fedele al materiale originale e aggiungendo alcuni elementi - come la visione a infrarossi - utili a distinguerlo da tutte le altre figure a lui simili comparse nella serie. È molto probabile che nella seconda parte della stagione assisteremo a una puntata con i flashback  dedicati al passato del personaggio, in cui speriamo verrà motivata la decisione di Chase di adottare l'identità segreta di Vigilante per ripulire la città da quei criminali che non riesce spedire in carcere come procuratore distrettuale.

Su Vigilante è stato fatto un buonissimo lavoro di adattamento dalla carta allo schermo

Un'altra figura che potrebbe presto godere di un simile privilegio potrebbe essere Artemis (Madison McLaughlin), di cui ci è stato finalmente svelato il motivo per cui gli autori hanno deciso di coinvolgerla nuovamente nello show dopo l'apparizione dello scorso anno. Nei momenti conclusivi di Vigilante abbiamo infatti appreso che la ragazza è in realtà una spia di Prometheus, infiltrata nel team Arrow per rivelargli ogni mossa di Oliver e dei suoi partner. Questa rivelazione, che ha alterato in modo sostanziale il ruolo di Artemis all'interno della serie, apre interessanti scenari per quanto riguarda il futuro del personaggio. Una delle possibilità più concrete è che il tradimento della ragazza possa portare all'adattamento di uno dei più celebri archi narrativi dei fumetti dei Teen Titans, The Judas Contract, in cui uno dei membri del supergruppo si scoprì essere alleato di Deathstroke, per il quale tentò di eliminare a uno a uno i suoi compagni agendo dall'interno.

Se le sottotrame riguardanti l'alcolismo di Quentin Lance (Paul Blackthorne) e  il desiderio di Diggle (David Ramsey) di poter festeggiare il secondo compleanno del figlio sono risultate prime di mordente, le parti sul passato di Oliver in Russia continuano a convincere in maniera crescente. Il tutto è ancora una volta merito della grande prestazione di Dolph Lundgren nei panni di Konstantin Kovar, che grazie alla sua stazza e al suo carisma è stato in grado di tenere testa e rubare la scena al giovane Queen in un modo che forse solo lo Slade Wilson di Manu Bannet era riuscito a fare.

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