Arrow 5x04, "Penance": la recensione
La nostra recensione del quarto episodio della quinta stagione di Arrow, intitolato “Penance”
Tra le numerose figure che hanno animato Penance, quella del procuratore distrettuale Adrian Chase (Josh Segarra) è emersa come la più interessante e sfaccettata, ancora non del tutto inquadrabile all'interno di un dato schieramento. Essendo stato impostato in modo non molto dissimile dall'Harvey Dent dei fumetti di Batman, ci aspettiamo che la trasformazione di Chase nel giustiziere noto come Vigilante avvenga in modo tanto spettacolare quanto controverso, con il personaggio costantemente in bilico tra bene e male. Sorprendentemente molto buona è stata poi la risoluzione del conflitto tra Felicity (Emily Bett Rickards) a Rory (Joe Dinicol), messa in scena con maturità e senza gli inutili paternalismi a cui lo show ci aveva abituato negli scorsi anni.
Per quanto riguarda invece l'impresa in solitaria di Oliver, essa è stata forse fin troppo semplicistica e schematica, priva di quel tasso di imprevedibilità e brivido che da sempre caratterizza le missioni di questo tipo. Abbiamo però molto apprezzato come questa storyline sia stata intrecciata con le vicende russe dei flashback, che hanno mostrato un soggiorno in carcere dell'alter ego di Green Arrow più oscuro e risoluto di quello visto nel presente. Ora che Oliver è entrato ufficialmente a far parte della Bratva, ci aspettiamo a breve un suo primo scontro con Kovar, speriamo molto più positivo e godibile di quello avuto la scorsa stagione con il Barone Reiter.