Arrow 5x01, "Legacy": la recensione

La nostra recensione della première della quinta stagione di Arrow, intitolata “Legacy”

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Spoiler Alert
Se The Flash è tornato in TV con un episodio che è parso più un continuo del season finale dello scorso anno che un nuovo inizio, con Legacy Arrow ha stabilito il tono generale di questa quinta stagione, delineando obiettivi e ruoli dei personaggi principali. Purtroppo, nonostante ci sia stato uno sforzo evidente per cercare di tornare ai fasti dell’inizio, lo show non è per ora riuscito a rinnovarsi come tanto auspicato dagli autori, limitandosi a ripetere situazioni già viste incapaci di coinvolgere lo spettatore quanto avrebbero dovuto.

Il tutto ha preso il via alcuni mesi dopo la morte di Laurel (Katie Cassidy), con il fantasma della ragazza a fare da collante tra i vari membri del team, distanti fisicamente e nelle intenzioni nonché incapaci di tornare a lavorare insieme. Solo nel finale di puntata si sono aperti spiragli per una possibile - ma molto lontana - reunion del gruppo, che dal prossimo episodio sarà rimpiazzato con una serie di giovani reclute pronte ad agire sotto la severa guida di Oliver (Stephen Amell), come in parte voluto da Laurel con le sue ultime volontà. Un Oliver tornato solitario e cupo come nelle prime due stagioni, pronto a ripulire Star City dal crimine con ogni mezzo a sua disposizione, arrivando anche a uccidere se necessario. Sarà interessante vedere come questa versione del personaggio si comporterà con i nuovi vigilanti, di cui abbiamo piacevolmente scoperto farà parte anche Curtis (Echo Kellum), pronto ad abbandonare il suo ruolo di supporto per gettarsi nella mischia come - ce lo auguriamo vivamente - Mister Terrific. Oltre a lui, nella puntata ci è stato rapidamente presentato anche un altro futuro membro del team Arrow, Wild Dog (Rick Gonzalez), ma la sua comparsata ci ha lasciati abbastanza indifferenti.

Con Legacy Arrow ha stabilito il tono generale di questa quinta stagione, delineando obiettivi e ruoli dei personaggi principali

Anche sul versante cattivi, questa quinta stagione del serial dedicato a Freccia Verde non ha brillato per originalità. Lo spietato Tobias Church (Chad L. Coleman), soprannominato "Caronte" per via della sua abitudine di lasciare due monete d'oro sugli occhi delle vittime, non si è distaccato poi così tanti dai vari boss del crimine apparsi in precedenza. Stesso discorso vale per l'arciere di nero vestito apparso a fine episodio, probabilmente il vociferato Prometheus nei fumetti già nemico di Batman, che dovrebbe rappresentare una versione criminale di Green Arrow. Un personaggio così, nelle intenzioni, l'abbiamo già visto con il Dark Archer di Malcom Merlyn, ma siamo pronti a lasciarci sorprendere qualora le vicende prendessero pieghe inaspettate. Il fatto che a questo vigilante oscuro sia stata data una maschera integrale ci lascia pensare che, sotto di essa, possa celarsi un volto familiare, magari dal passato di Oliver.

Se l'insieme non ci ha soddisfatto come auspicato, Legacy ha comunque giocato alcuni assi a suo favore, per la precisione tre. Il primo - e qui penso concorderete tutti con me - è il fatto che l'Olicity sembra ormai soltanto un lontano ricordo. Ipotizziamo che la faccenda sia momentanea, ma già vedere un episodio senza smancerie e con una Felicity (Emily Bett Rickards) in parte ma non eccessivamente esuberante ci fa tirare un profondo respiro di sollievo. Altro personaggio che ci è piaciuto moltissimo è stato l'ex capitano Lance (Paul Blackthorne), che abbiamo ritrovato in una versione rude e allo sbando molto simile a quella attuale di Jim Gordon in Gotham. Infine - cosa non da poco per una serie che si basa prevalentemente sull'azione - sembrano essere tornate le coreografie ben realizzate di una volta, anche se la scena con l'elicottero, per quanto di grande effetto, ha seriamente sfiorato il ridicolo.
Del discorso flashback, tasto dolentissimo della passata stagione, è forse ancora troppo presto per parlarne, ma quello che abbiamo visto ha aperto in noi uno spiraglio di ottimismo. Che sia stata l'ambientazione russa, il ritorno del faccione simpatico di Anatoly Knyazev (David Nykl) o la quasi certezza che il villain di questa parte sarà interpretato da Dolph Lundgren, quest'anno abbiamo buoni propositi sul fatto che questi segmenti possano diventare qualcosa di più grande e soddisfacente di quanto visto in precedenza.

A conti fatti, non possiamo dire che Legacy ci abbia totalmente deluso, ma non è stato ciò che ci aspettavamo. Come season premiere è stata sicuramente più bella e interessante quella dello scorso anno, con la trasformazione di Arrow in Green Arrow e la presentazione di un villain dal carisma magnetico come Damien Darhk. Non è ancora detta l'ultima parola, ma se non gestita bene fin da subito quella di quest'anno potrebbe essere davvero l'ultima stagione dello show dedicato all'Arciere di Smeraldo di casa DC.

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