Arrow 4x22, "Lost in the Flood": la recensione
Ecco la nostra recensione del ventiduesimo episodio della quarta stagione di Arrow, intitolato “Lost in the Flood”
Questa settimana abbiamo visto il team di Freccia Verde muoversi su due binari ben distinti, sia a livello di obiettivi che di genere. Da un lato abbiamo avuto la coppia formata da Oliver e Diggle (David Ramsey), intenzionata a riportare a casa Thea (Willa Holland) sana e salva. Ai due è stata affidata la parte più action dell'episodio, che ci ha regalato un frenetico inseguimento tra le strade di Tevat Noah - la città sotterranea stile The Truman Show costruita dall'H.I.V.E. - facilmente etichettabile come uno dei migliori dell'intera serie, grazie sia alla buona prestazione di regia e stunt che all'ambientazione surreale che ha fatto da cornice alla sequenza. Inoltre, la continua presenza di Lonnie Machin (Alexander Calvert) ha garantito anche alcune discrete scene di combattimento a questi segmenti, confluite in un faccia a faccia finale dove il ragazzo ha rapito e ucciso Ruvé Adams (Janet Kidder). Per quanto abbastanza diverso dalla sua controparte cartacea, siamo molto soddisfatti di come Anarky è stato adattato nello show, sia per quanto riguarda come sono state gestite le sue origini - e il conseguente rapporto di amore malato con Thea - che per il modo in cui il personaggio si è evoluto sotto il lato psicologico, arrivando a essere una vera spina nel fianco sia per Oliver che per Damien Darhk (Neal McDonough).
La puntata, conclusasi con il buon Damien desideroso di polverizzare l'intero pianeta e intenzionato a farsi aiutare in questo proprio da Felicity, ha anche toccato uno dei temi ricorrenti di questa quarta stagione, quello della speranza. Come ormai abbiamo imparato a memoria dopo averlo sentito per più di venti settimane nell'intro dello show, uno dei principali obiettivi di Oliver di quest'anno è infatti il desiderio di diventare "qualcos'altro", un eroe capace di ispirare speranza negli altri piuttosto che limitarsi a essere un semplice vigilante con il pallino per i supercriminali. Dopo Lost in the Flood appare chiaro come salvare non più una città ma l'intero pianeta sia la strada che Freccia Verde dovrà percorrere per abbracciare questa trasformazione, un riconoscimento pubblico e globale in grado di aprire interessanti scenari in vista della prossima stagione del telefilm.