Arrow 4x17, "Beacon of Hope": la recensione

Il ritorno di Brie Larvan mette in serio pericolo le vite di Felicity, Donna e Thea, dando nuovamente a Curtis la possibilità di interagire con Green Arrow e il suo team

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Spoiler Alert
Avete presente quando le maestre, alle medie, dicevano ai vostri genitori "l'alunno è capace, ma non si impegna"? Ecco, questa frase dal gusto retorico riassume perfettamente Beacon of Hope, l'episodio di Arrow andato in onda mercoledì sera negli Stati Uniti, una puntata con un plot interessante distrutto però dalla messa in scena globale. Molto poco ha infatti funzionato in questo nuovo capitolo delle avventure dell'Arciere di Smeraldo, che ha visto il team dell'eroe mascherato combattere su due fronti la minaccia di Brie Larvan (Emily Kinney), meglio nota ai fan dei fumetti come Bug-Eyed Bandit, la regina delle api.

Già affrontata e sconfitta da Flash grazie al prezioso aiuto di Felicity (Emily Bett Rickards), la villain con il pallino per l'apicoltura tecnologica ha presentato una grande minaccia per Oliver (Stephen Amell) e i suoi amici, una minaccia scaturita non da una banale sete di vendetta ma da qualcosa di molto più personale e drammatico: nel corso della puntata abbiamo infatti appreso che la Larvan soffre di una malattia che, anche se curata, la porterà a restare paralizzata a vita. La scoperta del cip di Felicity l'ha quindi spinta a evadere per recarsi alla Palmer Tech, con lo scopo di impossessarsene e poter così continuare a camminare. Un'ottima motivazione, dunque, portata però in scena in maniera fin troppo grossolana e leggera. A partire dalla sua fuga dal carcere - perché a un hacker dovrebbe essere concesso di utilizzare il computer Dio solo lo sa - fino alla fin troppo macchiettistica interpretazione della Kinney, il personaggio di Bug-Eyed Bandit non è riuscito a convincerci appieno, quasi più concentrato a inventare deliranti giochi di parole che a portare a conclusione il suo piano.

I giochi di parole e le battute sono stati forse la spina nel fianco più grande di Beacon of Hope

I giochi di parole e le battute sono stati forse la spina nel fianco più grande di Beacon of Hope, che ha voluto smorzare con fin troppa foga situazioni al limite del drammatico con frasi divertenti e gag ironiche. Oltre alle già nominate Brie e Felicity, l'episodio ha infatti posto al centro delle vicende altri due personaggi che fanno della comicità la loro arma principale: stiamo parlando di Donna (Charlotte Ross), sempre più ai limiti del sopportabile, e di Curtis Holt (Echo Kellum), una figura destinata a diventare un'importante componente del team Arrow nella prossima stagione. La puntata ce l'ha infatti mostrato come perfetto sostituto della Smoak nel ruolo di Overwatch, un'ipotesi, questa, che si fa sempre più concreta, visto il perpetrare della ragazza nel non voler avere più niente a che fare con la gang di vigilanti mascherati del suo ex compagno. Di certo, il personaggio di Holt è apparso assai più versatile di quello di Felicity, capace di miracoli dietro un pc ma che poco può fare in un combattimento corpo a corpo se non sconfiggere i nemici utilizzando i lampadari del suo ufficio.

Altra nota dolente di Beacon of Hope - ma un po' di tutta la quarta stagione di Arrow, a tal punto che ci sembra quasi assurdo ripeterlo ogni volta - sono stati i flashback ambientati su Lian Yu, veri e propri momenti in cui la noia regna sovrana. Riusciremo mai a vedere la luce in fondo al tunnel? Arrivati a pochi episodi dal season finale possiamo tranquillamente affermare che non lo sappiamo; quel che è certo è che Damien Darhk (Neal McDonough) sembra invece vederla questa luce, se non in fondo a un tunnel, in fondo a una prigione. Nonostante i pochi momenti sullo schermo, anche questa volta il villain dagli occhi di ghiaccio ha continuato a rubare la scena ai personaggi principali dello show, regalandoci una sequenza concettualmente molto simile - ma decisamente meno raffinata e riuscita- a quella dedicata al Kingpin di D'Onofrio presente nella recente seconda stagione di Daredevil.

Il serial dedicato a Freccia Verde ha deciso di congedarsi dai suoi fan - prima dell'ennesima pausa di due settimane - con un colpo di scena riuscito a metà. Nei secondi finali della puntata, abbiamo infatti scoperto che Andy Diggle (Eugene Byrd) sembra essere ancora legato a Darhk, e pare proprio che il suo tradimento nei confronti del team Arrow costerà cara la vita a qualcuno. Questo voltafaccia, benché ben proposto, non è stato poi così una grossa sorpresa, in quanto già nell'aria dalla fine della sua storyline. Insomma, un'altra occasione mancata per far riacquistare allo show lo smalto e l'interesse che hanno contraddistinto la prima - e buona parta della seconda - stagione di Arrow.

Arrow 4x17 - 02

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