Arrow 4x15, "Taken": la recensione
Quando il figlio segreto di Oliver viene rapito da Damien Dhark, solo l'aiuto di una vecchia amica dell'Arciere di Smeraldo può salvare la situazione
Gli elementi positivi della puntata sono stati principalmente due: l'abbondante presenza sullo schermo del Damien Darhk di Neal McDonough e l'introduzione della supereroina Vixen (Megalyn Echikunwoke), già protagonista di una web series animata sempre targata The CW. Il glaciale villain della quarta stagione di Arrow è comparso quanto mai fatto finora per tormentare il povero Oliver (Stephen Amell), costringendolo a ritirare la sua candidatura alle elezioni e soprattutto ad appoggiare quella di sua moglie Ruvé Adams. Tutto questo non è però bastato a far desistere l'alter ego di Freccia Verde dal cercare di metterlo fuori dai giochi per sempre. Anzi, sembra proprio che l'aver voluto giocare la carta del piccolo William (Jack Moore) abbia spronato l'Arciere di Smeraldo a risolvere una volta per tutte la questione Darhk, tanto da fargli chiedere l'aiuto di una sua vecchia amica che possa aiutarlo a combattere la magia con la magia. Stiamo ovviamente parlando della già citata Vixen, supereroina afroamericana che, grazie ai poteri conferitogli da un mistico totem tramandatole dai suoi antenati, è in grado di sfruttare le particolarità degli animali per incrementare la sua forza, la sua velocità o qualsiasi altra abilità abbia bisogno per sconfiggere i suoi avversari. È stato sicuramente bello assistere al debutto in live-action di questo nuovo personaggio tratto dai fumetti DC Comics, ma è stato ancora più appagante vedere quanto Megalyn Echikunwoke sia stata adatta al ruolo anche fisicamente e non solo come doppiatrice della sua versione animata. Gli sceneggiatori hanno scritto per lei delle ottime linee di dialogo, che hanno fatto emergere il background e la personalità di questa interessante figura in modo esaustivo anche per chi non aveva seguito la web series a lei dedicata, un po' come successo con Constantine nell'episodio in cui questi è comparso.
La pecca più grande di Taken è stata quella di aver voluto mettere troppa carne al fuoco per uno show da 45 minutiProprio la compagnia di Freccia Verde è stata la figura più controversa e mal scritta dell'episodio, capace di arrabbiarsi e lasciare il suo compagno per avergli tenuto nascosto una verità compromettente quando proprio quest'ultima, nello scorso episodio, si è detta a favore e ha consigliato l'utilizzo di questa strategia. Anche la decisione di abbandonare Oliver nei secondi finali dello show, dopo aver ripreso miracolosamente a camminare (altro punto che poteva essere trattato in maniera più approfondita), ci è parsa controproducente per un personaggio che negli ultimi tempi aveva avuto un'evoluzione tutto sommato positiva. Se Taken avesse davvero segnato la fine dell'Olicity avremmo ancora potuto giustificare il tutto, ma sapendo già che non è questo il caso (qui maggiori dettagli), tutto ciò ci è sembrato davvero insensato. Molto buona invece la scrittura del personaggio di Oliver, che sul finire dello show ci ha regalato una delle migliori prove attoriali di Amell viste in questi quattro anni di Arrow. Il videomessaggio rivolto al figlio William è infatti riuscito a tira fuori uno Stephen molto più convincente e "vero" del solito, forse perché toccato da vicino da quelle parole vista la sua recente paternità.