Arrow 4x10, "Blood Debts": la recensione

Mentre Oliver e Felicity affrontano le conseguenze dell'attentato subito, una figura riemerge dal passato per regolare i suoi conti in sospeso con Darhk

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Spoiler Alert
Quest'anno The CW deve aver stipulato una joint venture con qualche azienda di sedie a rotelle, visto ciò che è emerso dallo scioccante finale di Blood Debts. Se qualche settimana fa è toccato a Barry Allen passare quasi un'intera puntata in carrozzella, pare che dal prossimo episodio la povera Felicity (Emily Bett Rickards) seguirà le sue orme, visto che l'attentato ordito da Damien Darhk (Neal McDonough) in cui è rimasta coinvolta nel midseason finale le ha "regalato" una paralisi dalla vita in giù. Nonostante gli autori si siano affrettati a smentire questa ipotesi, di primo impatto ci resta difficile non collegare la nuova condizione della ragazza a quella della Oracle dei fumetti DC Comics, contando anche che il ruolo della Smoak all'interno del team Arrow è sempre stato lo stesso che per anni ha ricoperto Barbara Gordon nell'universo di Batman, che ricordiamo rimane una delle fonti d'ispirazione primarie dello show.

A riprova di ciò, anche il villain della settimana è una vecchia conoscenza del Cavaliere Oscuro, in particolar modo delle sue recenti avventure videoludiche. Stiamo ovviamente parlando di Lonnie Machin alias Anarky (Alexander Calvert), che a seguito delle brutte ustioni procuratogli da Thea (Willa Holland) in The Candidate, se ne va ora in giro mascherato mostrando una spiccata passione per il fuoco. Come la sua controparte cartacea, questa "nuova" versione del personaggio argomenta le sue azioni con motivazioni di natura politica e filosofica, anche se il rancore personale sembra alla fine prendere il sopravvento. Rancore che però non è solo rivolto l'alter ego di Oliver (Stephen Amell) ma bensì anche al suo ultimo datore di lavoro, Damien Darhk, reo di averlo lasciato alla mercé dell'Arciere di Smeraldo e dei suoi compagni. Nella corso della puntata si è quindi assistito (seppur per breve tempo) a un'alleanza tra il criminale mascherato e il protettore di Star City, che ha mosso tutte le pedine a sua disposizione pur di ritrovarsi faccia a faccia con l'uomo che ha ridotto la sua ragazza in un letto d'ospedale. Questa scelta ha fatto compiere un passo in avanti a molti dei protagonisti secondari dello show, dal Capitano Lance (Paul Blackthorne), costretto da Freccia Verde a far saltare il suo doppio gioco con l'H.I.V.E., a Diggle (David Ramsey), spinto a confrontarsi "da fratello maggiore" con Andy (Eugene Byrd) per ottenere informazioni sull'abitazione privata di Darhk. Come era logico aspettarsi, nonostante sia riuscito a ottenere il tanto auspicato incontro con Damien, Oliver è finito per lasciarselo sfuggire da sotto il naso, rendendo in questo modo vani tutti i sacrifici fatti durante il corso della puntata. Anche Thea, incaricata da Green Arrow di catturare Machin, ha finito per commettere gli stessi errori del fratello, permettendo ad Anarky di scappare (e di tornare a fare capolino nello show in qualche episodio futuro).

Nonostante gli autori si siano affrettati a smentire questa ipotesi, di primo impatto ci resta difficile non collegare la nuova condizione di Felicity a quella della Oracle dei fumetti DC Comics

Per quanto riguarda la questione flashback, sempre più indirizzati verso il soporifero, Oliver è riuscito a sottrarsi dall'ira del Barone Reiter (Jimmy Akingbola) grazie ai magici tatuaggi lasciatogli da Constantine prima di abbandonare Lian Yu. Incarcerato e ferito, l'ex playboy milionario può contare ora solo sull'aiuto di Taiana (Elysia Rotaru), ancora all'oscuro del fatto che sia stato proprio Ollie a togliere la vita a suo fratello Vlad. Arrivati alla decima puntata delle ventitré previste per la stagione, non riusciamo ancora a capire dove gli autori vogliano andare a parare con questa vicenda, che episodio in episodio appare sempre più distaccata dalla trama principale di quest'anno. A conti fatti, tolta qualche scelta discutibile, va però constatato come il telefilm stia davvero riacquistando lo smacco delle prime due serie, dando più spazio all'azione e tornando a quelle tonalità cupe e urbane tanto care ai fan della trilogia del Cavaliere Oscuro di Nolan.

Blood Debts si è concluso con due grandi colpi di scena, che gettano inquietanti interrogativi circa le grandi incognite di questa stagione. Siamo infatti venuti a conoscenza che anche l'adorabile famigliola di Darhk, che credevamo essere all'oscuro delle azioni di Damien, è complice dei piani di quest'ultimo. Anzi, se vogliamo dirla tutta, sua moglie è apparsa molto più cattiva e spietata del marito, rimproverandolo di non aver ucciso subito Freccia Verde anche se questi le aveva appena salvato la vita. In che modo la donna sia coinvolta nell'operazione Genesis non ci è ancora dato saperlo, come non ci è dato sapere a chi appartenga l'ormai famosa tomba che tra quattro mesi dovrebbe ospitare uno dei protagonisti principali dello show. Quel che è certo è che dentro di essa non ci sarà Felicity, visto che nel flashforward finale la vediamo in macchina accanto a Oliver a meditare vendetta per la perdita subita. Nonostante i loro archi narrativi stiano lentamente volgendo al termine, la possibilità che a morire al termine di questa quarta stagione possa essere uno fra Diggle, Laurel e Thea è molto bassa. Sembra quindi altamente probabile che la misteriosa lapide appartenga al Capitano Lance, il che spiegherebbe anche la forte reazione di dolore di Felicity per la sua morte, vista la relazione intrapresa dall'uomo con sua madre Donna (Charlotte Ross).

Arrow 4 - Anarky

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