Arrow 4x02, "The Candidate": la recensione

Nuovi nemici e alleati si fanno strada nella città di Freccia Verde, in una puntata in cui Laurel verrà a conoscenza di numerosi segreti sul team Arrow

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Spoiler Alert
C'è un nuovo sindaco in città. Anzi, un nuovo aspirante sindaco.

Questo secondo episodio della quarta stagione di Arrow ha ruotato attorno a Star City e al suo bisogno di rivedere la luce, in un momento in cui il paese è soggiogato dalle tenebre e dalla malvagità. Se la settimana scorsa gli abitanti hanno assistito alla venuta di Freccia Verde, simbolo di speranza per quanto riguarda la lotta al crimine notturna, in questa puntata hanno sfiorato la possibilità di avere qualcuno pronto a fronteggiare il male anche alla luce del sole.

L'amica di vecchia data della famiglia Queen Jessica Danforth (Jeri Ryan) si è infatti proposta come nuovo volto di Star City, nonostante sia Oliver (Stephen Amell) che Thea (Willa Holland) abbiano più volte provato a farla desistere da questa idea. In loro "aiuto" è giunto il villian di questa settimana, il giovane sicario della mala Lonnie Machin (Alexander Calvert), che ha rapito la figlia della Danforth per ingraziarsi il suo attuale datore di lavoro, il sempre glaciale Damien Darhk (Neal McDonough). Ovviamente tutto si è risolto per il meglio. O quasi. Nonostante la giovane sia stata salvata dal team Arrow, il capo dell'H.I.V.E. ha ottenuto ciò per cui aveva assoldato il criminale: continuare a far vivere Star City nella paura e nell'anarchia. Proprio il simbolo raffigurante la lettera A cerchiata in rosso è una delle ultime immagini che vediamo in questo episodio, chiaro segnale del ritorno sulle scene di Machin nel ruolo dell'iconico villian batmaniano Anarky.

Puntata piena di rivelazioni per Laurel (Katie Cassidy), a cui sono stati svelati due importanti segreti da Diggle (David Ramsey) e Thea. Se alla notizia che l'omicidio del fratello dell'ex guardia del corpo della famiglia Queen è stato a commissionato dall'H.I.V.E. non l'ha scossa più di tanto, non possiamo dire la stessa cosa per quanto riguarda la rivelazione fattale dalla sorella minore di Oliver. Al racconto del suo "soggiorno" a Nanda Parbat e della conseguente "resurrezione", l'alter ego di Black Canary si è precipitata a disseppellire la defunta Sara (Caity Lotz), con l'intenzione di riportala in vita attraverso l'utilizzo del Pozzo di Lazzaro. Visti gli effetti collaterali che stanno lentamente emergendo in Thea, sarà curioso scoprire in che modo si risveglierà la figlia del detective Lance (Paul Blackthorne) dopo che sarà stata immersa nelle magiche acque della fossa di Ra's al Ghul.

Per quanto riguarda la coppia più amata/odiata della serie, la decisione di Oliver di candidarsi a sindaco è un ulteriore passo verso la luce per il personaggio, che dopo la cancellazione del tatuaggio sulla spalla e la nuova e più colorata identità segreta sembra essere maturato abbastanza per diventare il simbolo di Star City sia di notte che di giorno. 

La decisione di Oliver di candidarsi a sindaco è un ulteriore passo verso la luce per il personaggio

Felicity (Emily Bett Rickards) ha invece mostrato una certa propensione verso la sua nuova carriera come amministratore delegato della Palmer Tech, riuscendo a evitare il licenziamento di molti dipendenti grazie a un escamotage ideato dopo aver conosciuto il genio Curtis Holt (Echo Kellum). La prima apparizione del futuro Mister Terrific dei fumetti di casa DC è stata abbastanza scialba, ma è giusto lasciare un po' di tempo al personaggio per far si che trovi il suo ruolo all'interno della serie, anche se l'ipotesi più probabile è che sia destinato a prendere il posto lasciato vacante dal "defunto" Ray Palmer (Brandon Routh).

The Candidate continua il brillante percorso iniziato nella season première della scorsa settimana, andando a inanellare importanti tasselli alla trama principale ma risultando carente per quanto riguarda i flashback, abbastanza anonimi e privi di un reale collegamento con le vicende del presente (al contrario di come regolarmente avviene).

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