Arrested Development 4x02, "Borderline Personalities": la recensione

Il secondo dei nuovi episodi di Arrested Development è incentrato su George Bluth Sr. e, inevitabilmente, sul suo gemello Oscar...

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"This is George Bluth's Arrested Development" - lo avevamo anticipato ieri con la recensione di Flight of the Phoenix: la sigla dei nuovi episodi di Arrested Development rispecchia la struttura degli stessi, e cioè è dedicata a un personaggio in particolare. Borderline Personalities è incentrato su George Bluth Sr., il patriarca della famiglia Bluth, ma sin dall'inizio capiamo il motivo per cui Mitch Hurwitz ha deciso di consigliare agli spettatori di vedere gli episodi nell'ordine in cui sono stati proposti, e non in ordine sparso: diversi passaggi della premiére rimasti in sospeso trovano qui una conclusione o una spiegazione (come il grido di dolore di GOB sul divano).

Scopriamo anche ciò che è successo a George Bluth in tutti questi anni: è diventato ancora più succube della moglie Lucille, e insieme a lei sta tramando un subdolo piano che comporta un finto divorzio (per dividere i beni prima del processo). Ciò non gli impedisce di tornare a sfruttare il gemello Oscar (che invidia grandemente perché "ha degli amici") e, nel contempo, di organizzare un ulteriore perfido piano: si fa vendere da lui il suo terreno sul confine con il Messico, convinto di poterlo rivendere a caro prezzo al Governo USA per fargli costruire un muro che tenga lontani gli immigrati, ma già che c'è si mette a truffare gli amici del fratello per spillargli denaro.

Ecco quindi un episodio in cui il nuovo formato da 30 minuti (Netflix non ha le pubblicità come la Fox, anche se sono stati inseriti volutamente i finti stacchi in omaggio alla serie originale) si fa sentire: vuoi per la trama complessa e difficile da seguire, vuoi per il ritmo meno serrato, ma a fine stagione non andremo ad annoverare questa tra le puntate memorabili.

Detto questo, Jeffrey Tambor è sempre fantastico sia nei panni di George che in quelli di Oscar. La tenda realizzata in una CGI decisamente sciatta (rientra nell'estetica dello show) non svia l'attenzione dall'interazione tra i due gemelli che, nonostante abbiano abiti e capigliatura uguali, sono perfettamente distinguibili l'uno dall'altro grazie all'espressività dell'attore.

I MOMENTI MIGLIORI DELL'EPISODIO

  • I cammeo: Max Winkler, il figlio di Harry Winkler, interpreta il giovane Barry Zuckercorn, ed è semplicemente perfetto (anche perché è quasi identico al padre!). Ma ci sono anche John Slattery e nientemeno che Dan Harmon.

  • Heartfire (Mary Lynn Rajskub) e la lettura del pensiero: le didascalie con i suoi pensieri si aggiungono alla voce fuori campo e ai normali dialoghi, creando un ulteriore livello di delirante confusione e umorismo.

  • Quel singolo momento trionfale in cui, tanto per cambiare, Oscar finisce per impersonare George Sr. e seduce Lucille.

  • Le battute di George Sr. sui suoi capelli, alla faccia del povero Stan Sitwell.

  • La gag ricorrente del gesto di pace di George, che è lo stesso che fa Michael nel magazine di volo e che rivedremo spesso anche nei prossimi episodi.

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