Arrested Development 4x01, "Flight of the Phoenix": la recensione

Arrested Development è tornato: ecco la nostra recensione del primo dei 15 nuovi episodi, che dimostrano come la serie sia ancora... "solid as a rock"!

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


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"La storia di una famiglia il cui futuro è stato brutalmente cancellato, e del figlio che non aveva altra scelta che tenersi insieme": inizia così, con una variazione sulla classica introduzione delle prime tre stagioni (che cambierà per ogni episodio, questo è dedicato a Michael Bluth), il primo dei 15 episodi di Arrested Development prodotti da Netflix e pubblicati oggi allo scadere della mezzanotte:

 

SOLID AS A ROCK

I fan della serie hanno inevitabilmente dedicato la domenica del Memorial Day Weekend a degli Arrested-Development-Party, con l'obiettivo di vedere tutti e 15 gli episodi consecutivamente.

Chi scrive ha visto per ora il primo e il secondo (qui su BadTV troverete la recensione di ciascun episodio e poi dell'intera stagione), e può confermare che contengono tutti gli ingredienti che hanno reso la serie un vero e proprio cult: giochi di parole, cammeo eccellenti, flashback, riferimenti all'attualità ma soprattutto i personaggi ai quali eravamo affezionati.

Il creatore dello show, Mitch Hurwitz, ha più volte ribadito che questi 15 episodi sono stati sviluppati tenendo presente il mezzo attraverso il quale sarebbero stati diffusi, ovvero in un'unica soluzione su Netflix. Più un'unica storia, quindi, che una "stagione" di episodi consecutivi. Inizialmente ha anche suggerito di vederli in ordine sparso, salvo poi consigliare di vederli nell'ordine in cui sono stati proposti. Questo primo episodio, intitolato Flight of the Phoenix (il riferimento, tanto per cambiare, è alla città di Phoenix, agognata "meta" di Michael e di suo figlio in fuga dalla famiglia), ha un che di autoconclusivo e tuttavia contiene diversi passaggi legati ad altri personaggi che molto probabilmente verranno ripresi in episodi successivi (ci aspettiamo di scoprire, per esempio, l'identità dell'amante di GOB).

E proprio come aveva promesso Hurwitz, ciascun episodio è incentrato su uno dei protagonisti dello show, in questo caso Michael (Jason Bateman), e su ciò che è successo negli anni trascorsi dalla chisura della serie. Proprio come ipotizzavamo/auspicavamo in questo articolo, ci sono un mucchio di riferimenti non solo all'attualità (la crisi economica e immobiliare, per esempio) ma anche alle tre stagioni andate in onda su Fox. La cosa in assoluto più soddisfacente, però, è il fatto che invece che limitarsi a mostrare dei flashback, Hurwitz abbia deciso di estendere tali flashback. Ecco quindi che dopo anni passati a sentire sempre e solo quell'unico passaggio della recita del piccolo Michael ("You're a crook, Captain Hook, Judge won't you throw the book, at the Pirate"), scopriamo un nuovo passaggio della canzone, nel quale è stato inserito il classico gioco di parole con Lucille (il nome della madre di Michael). Ma non è l'unico: ecco quindi che i nuovi episodi non solo ambiscono a proseguire la saga dei Bluth (proiettandola, secondo le intenzioni dei produttori, verso un film), ma anche ad ampliare i nostri ricordi dei vecchi episodi e riempire questi anni di assenza. Una cosa che, sulla carta, sembrerebbe ambiziosa e folle, e che Hurwitz riesce a far funzionare benissimo.

Fa poi molto piacere notare che oltre riprendere tormentoni classici, questi nuovi episodi propongano alcuni instant cult completamente inediti. Nella premiére emerge tra tutte la scena dei due orientali che scambiano George Michael e suo padre per gemelli al college. Personalmente, poi, non vedo l'ora di trovare su Tumblr una gif di Michael che rincorre il covone di fieno che rotola in casa sua.

DA QUI IN POI, QUALCHE SPOILER SULLA TRAMA E SUI CAMMEO

Quello che colpisce di più, quando la sigla di Arrested Development parte (e il narratore, ovvero Ron Howard, si schiarisce la voce!), è come nonostante siano passati sette anni non sembri cambiato veramente nulla. Questo primo episodio, dicevamo, è incentrato su Michael, e quindi inevitabilmente anche su suo figlio George Michael (Michael Cera): la chimica tra i due è immutata, e scopriamo che negli anni Michael si è avvicinato ancora di più a suo figlio, fino a decidere di andare a vivere nel dormitorio del college con lui. Il vero motivo, però, è un altro: Michael non ha più un posto dove stare dopo che la famiglia si è divisa (scopriamo anche che George Sr. e Lucille vogliono divorziare, con sommo sconforto di Buster). George Michael, che sta lavorando a un antisocial-network, intende convincere suo padre ad andarsene, ma teme di ferirlo. Ecco quindi che organizza una votazione per espellere un inquilino della stanza coinvolgendo il padre, Maeby ("c'è una ragazza nella sua stanza", peraltro ci risulta che i due siano ancora sposati e non siano più... cugini), e il suo coinquilino orientale (emerge una certa ossessione con nei confronti degli orientali in questa puntata). Insieme stabiliranno un meccanismo perfetto per espellere il padre senza che questi capisca di essere stato espulso anche da George Michael: il finale sarà tanto catastrofico quanto demenziale (segnando il ritorno di uno dei meme più celebri della serie, la camminata della vergogna di Charlie Brown).

Non mancano i cammeo eccellenti: ecco tornare Ed Begley, Jr nei panni di Stan Sitwell e Liza Minnelli in quelli di Lucille Austero, i Workaholics nei panni di dipendenti aeroportuali, ma i migliori sono Seth Rogen e Kristen Wiig nei panni dei giovani George Sr. e Lucille Bluth (in una sequenza che, tanto per cambiare, se la prende con i messicani). Incredibile come la Wiig imiti alla perfezione le espressioni di Jessica Walter:

A giudicare da quello che succede in questo episodio, comunque, il ritorno di Arrested Development non significa stasi. Sin dall'inizio della puntata capiamo che qualcosa è cambiato in questi anni: la moralità di Michael, un punto fermo della serie, è semplicemente svanita. Per risalire la china, Michael è disposto a fare qualunque cosa (e, al contrario di GOB, la fa davvero). Sarà lo stesso anche per gli altri protagonisti? Lo scopriremo nelle prossime puntate...

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