Arkshot, la recensione

Un FPS multiplayer a base di arco e frecce: la recensione di Arkshot

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Pubblicato grazie a Steam Greenlight, Arkshot è un titolo che fa del minimalismo la sua bandiera, puntando ad un approccio il più essenziale possibile per colpire il giocatore con meccaniche di gioco semplici, intuitive e divertenti. Bastano pochi istanti nei menù e poi appresso in gioco per avere subito il polso del tipo di esperienza di gioco che andremo a vivere.

Il titolo fonde la filosofia di un FPS arena à la Quake con un gameplay volutamente semplificato e immediato rispetto alle meccaniche di riferimento; quattro giocatori si sfidano in una delle quattordici arene e cinque modalità, tutte molto classiche, che vanno dal Capture the flag al Deathmatch declinato in vari modi. Le sfide avvengono rigorosamente con altri tre giocatori, e Arkshot impiega poco a distinguersi. Il titolo Code Avarice fa affidamento a grafica ed effetti sonori assolutamente retrò e ad un feeling generale che richiama i computer games di decenni orsono. Il nostro avatar, personalizzabile con soldi e ricompense ottenute a fine partita in base alla nostra performance, si muove grazie alla solita combo mouse e tastiera, armato esclusivamente di arco e frecce, e sebbene le varie modalità conferiscano un po’ di varietà tattica, lo scopo primario del gioco è e resta quello di uccidere quanti più nemici possibile, respawn dopo respawn.

"L’effetto nostalgia è garantito da meccaniche di gioco assolutamente tradizionali"

L’effetto nostalgia è garantito non solo dal look della produzione, ma anche dalle meccaniche di gioco assolutamente tradizionali. Le quattordici mappe non sono tutte riuscite, ma sono tutte mediamente interessanti e godibili, fatte come sono di passaggi segreti, dislivelli e zone “minate” nelle quali si può perdere energia se si si rimane troppo a lungo. Come in ogni arena FPS che si rispetti, le mappe sono disseminate di power up capaci di modificare l’effetto delle nostre frecce rendendole esplosive, traccianti e chi più ne ha più ne metta.

[caption id="attachment_157955" align="aligncenter" width="600"]Arkshot screenshot Arkshot screenshot[/caption]

La formula come si può intuire è semplice ma funziona, e Arkshot (venduto al prezzo budget di 7,99 euro) funziona, sia pure per poche partite. Tuttavia, i limiti di una produzione cosi modesta non possono non venire fuori, azzoppando il potenziale di un titolo sicuramente accattivante nei suoi aspetti fondamentali. Impossibile però chiudere un occhio di fronte al matchmaking assolutamente disastroso; un po’ per problemi della struttura online, un po’ per la povertà della community è praticamente impossibile iniziare una partita senza cercare per almeno dieci minuti gli avversari, e anzi ci è capitato almeno un paio di volte di dover attendere per una buona mezz'ora. Per quanto poi ben congegnate, il complesso fatica ad essere sufficiente. Le mappe mancano di varietà e profondità pur vantando delle buone idee e la poca fantasia nelle sfide proposte non aiuta. Arkshot potrebbe meritare comunque una chance se davvero siete appassionatissimi del genere e desiderosi di provare qualcosa di nuovo, ma resta un titolo globalmente mediocre e trascurabile.

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