Archie vol. 3, la recensione

Abbiamo recensito per voi il terzo volume di Archie, di Mark Waid e Joe Eisma, pubblicato da Edizioni BD

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Archie #14, anteprima 01C'è un solo imperativo per Hiram Lodge: vincere. Il patriarca di un vasto impero economico, però, ha assaggiato l’onta della sconfitta alle recenti elezioni municipali di Riverdale. A suo dire, la colpa è di Archie Andrews, attuale fidanzato della figlia Veronica, la cui goffaggine e proverbiale sfortuna non rappresentano certo un deterrente per il suocero. Per dare nuovo lustro alla famiglia e punire la giovane coppia, Hiram ha deciso di separare i due spedendo Veronica in un collegio tra le Alpi svizzere: il prestigioso Lycèe Camembert.

Mentre la bella bruna di Riverdale deve affrontare la rossa minaccia portata da Cheryl Blossom - una subdola ereditiera prevaricatrice poco incline alla cooperazione - Archie prova a lenire l’assenza della sua amata impegnandosi nell’organizzazione di una festa per il ventesimo anniversario di matrimonio dei genitori d partecipando a cene poco fortunate con il magnate del catrame. Sullo sfondo, il variegato microcosmo della piccola cittadina statunitense, caratterizzata dagli hamburger di Pop, gli estrosi copricapi di Jughead, la cattiveria di Reggie Mantle, l’app di Dilton Doiley e i suoi fallimentari esperimenti scientifici. Il dramma personale di Archie non sembra dunque influire sulla quotidianità di Riverdale, che scorre indifferente al vuoto esistenziale dentro il ragazzo.

Noi, invece, non restiamo indifferenti al reboot della storica serie ammiraglia della Archie Comics che, sotto la sapiente guida di Mark Waid, continua imperterrita la sua marcia. Nel terzo volume pubblicato da Edizioni BD, lo sceneggiatore dell’Alabama è affiancato ai testi da Lori Matsumoto, mentre ai disegni troviamo Joe Eisma nel ruolo precedentemente ricoperto da Fiona Staples e Veronica Fish.

Archie #15, anteprima 01Senza troppi cambiamenti o grossi scossoni, Waid mantiene invariato il suo approccio alla narrazione: ogni capitolo si compone di cinque blocchi - spesso della lunghezza di una sola pagina - con cui viene presentata gradualmente la vicenda. Sebbene frammentata, la lettura risulta scorrevole e piacevole grazie all’ottima regia che, tra stacchi e repentini cambi di location, mantiene viva l’attenzione del lettore.

Al resto pensa la sceneggiatura dello scrittore di Flash: Anno Uno e Daredevil: accattivante, divertente, ben strutturato, Archie mantiene dei toni decisamente leggeri senza risultare mai banale. Le vicende da teen drama sono ben architettate (merito anche della Matsumoto che si occupa della costruzione dei personaggi e dei dialoghi femminili), mentre le gag esilaranti e l’abbattimento della quarta parete concorrono a creare empatia e coinvolgimento emotivo nel lettore. L’intreccio amoroso, inoltre, è coinvolgente e l’introduzione di nuovi personaggi - Cheryl e suo fratello Jason - apporta nuova linfa a una serie il cui futuro è sempre più roseo.

Cambiano i disegnatori ma resta identico il risultato. Eisma prosegue in quel solco tracciato nei primi capitoli dalla Staples e perfettamente ripreso dalla Fish: tratto lineare e sintetico, una costruzione della tavola dinamica e il prevalente utilizzo di primi piani in grado di evidenziare gli stati d’animo dei protagonisti. Nessuna copia carbone o scimmiottamenti, bensì la personale rilettura da parte di Eisma di un universo narrativo che si affaccia al terzo millennio con rinnovata verve. Lo stile visivo fresco dalle colorazioni pop cattura e traduce in immagini l’esigenza narrativa di risultare attuale senza, però, scadere nella trappola dello stravolgimento radicale.

A Riverdale il tempo vola/Si fa baldoria tutti i giorni sai./Di Riverdale ce n'è una sola/non ci si annoia veramente mai recitava la vecchia sigla di Zero in Condotta (The New Archies), serie animata degli anni ’80 che ha fatto conoscere Archie, Betty e Veronica in Italia. Ed effettivamente tra le pagine di Archie di Waid non ci si annoia davvero mai...

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