Archer & Armstrong vol. 7: L'uno per cento e altre storie, la recensione

Abbiamo recensito per voi il settimo volume di Archer & Armstrong: L'uno per cento e altre storie

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Dopo averli visti in azione alla sede della Chiesa di Retrology in American Wasteland e dopo il team-up con Quantum e Woody nella miniserie The Delinquents, Archer & Armstrong tornano protagonisti del loro settimo volume Star Comics: una lettura densa di racconti e ospiti importanti che propone il numero #24 e il celebrativo #25 della serie originale Archer & Armstrong, insieme ad altre storie che completano la prima parte della vita editoriale della testata.

Con Le Origini di Archer & Armstrong, racconto breve di Fred Van Lente e Pere Pérez, riviviamo gli esordi del duo e facciamo la conoscenza di Obadiah Archer e Aram Anni-Padda, sempre attenti a sventare complotti e cospirazioni.

La prima storia lunga del volume mette invece sotto i riflettori la sorella di Archer, Mary-Maria Archer, leader della setta nota come Le Sorelle della Perpetua Oscurità. Questioni Familiari è un toccante racconto, scritto da Karl Bollers e mirabilmente illustrato da Clayton Henry, in cui la letale Mary deve chiudere i conti con il suo passato recandosi in Brasile; ad attenderla, una persona che ha segnato irrimediabilmente la sua esistenza e per la quale è giunto il momento di pagare il conto. Un approfondimento interessante su un personaggio che non mancherà di presenziare ancora nelle pagine della serie.

Si muovono su coordinate simili anche il racconto breve Uno Percento: La Nuova Generazione, di Ray Fawkes (testi) e Andy Kuhn (disegni), e Il Momento È Adesso, ancora di Fawkes per i disegni di Joe Eisma, tratto da Archer & Armstrong: One Percent #1. L’Uno Percento è un club d’elite che raccoglie al suo interno le persone più ricche del mondo, intente a incrementare il loro potere economico e il conseguente raggio d’influenza su scala globale. Le due elettrizzanti storie si concentrano sulla figura del giovane rampante Austin, simbolo di una generazione sadica e spregevole, pronto a candidarsi come nuovo antagonista del duo.

Archer & Armstrong Zero: Director's Cut riprende invece il numero #0 della serie con un racconto mitologico ambientato in Mesopotamia: facciamo la conoscenza di Aram, Gilad e Ivar - i fratelli Anni-Padda, eroi di Ur - delle loro gesta che hanno scatenato l’invidia del sultano, della conquista del Dono e di come sia stato utilizzato dai tre; una storia dal finale intenso realizzata da Fred Van Lente, bravo nel mantenere il tutto in bilico tra toni epici e dissacranti, e da Clayton Henry. Le tavole in bianco in nero permettono di apprezzare tutta l’abilità dell’artista, capace di regalarci vignette ricche di pathos, tra scontri e scorribande.

Ad intervallare questi tre racconti più significativi troviamo varie storie brevi dal tono leggero, piacevoli ma non imprescindibili, incentrate su Aram Anni-Padda e originariamente pubblicate nel numero #25 della serie: Immortal Combat, scritta da John Layman per i disegni underground di Ramon Villalobos, in cui il Nostro dovrà affrontare nuovamente un guerriero dei Senzamorte; Offro Il Primo Giro, di Donny Cates, Eliot Rahal e Khari Evans, e Chiacchiere da Bar di Justin Jordan e Rafer Roberts: racconti in cui una buona birra e la compagnia giusta permettono ad Aram di lasciarsi andare a profonde riflessioni. Spetta al lettore riconoscere tutti i personaggi storici che hanno condiviso un brindisi e una chiacchierata da sbronzi con l’immortale. Ancora un pub e ancora l’alcol sono l’elemento che consente ad Aram e Gilad di commemorare un vecchio amico in Liete Ricorrenze, di Joey Esposito.

Tanta carne al fuoco per un volume che mantiene la qualità dei suoi predecessori, sebbene non presenti particolari colpi di scena o netti stravolgimenti nella continuity dei due personaggi.

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