Aqualung vol. 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi il volume BAO che raccoglie la prima stagione di Aqualung, opera di Jacopo Paliaga e French Carlomagno

Condividi

Holly Greenberg è una diciassettenne apparentemente come tante, alle prese con la problematica quotidianità tipica di ogni adolescente. La ragazza vive con il padre a Cold Cove, cittadina (immaginaria) bagnata dal mare, dove si trovano anche Tessa, compagna (ancora segreta) del papà della protagonista e titolare della tavola calda locale, Cameron, aspirante reporter che lavora presso il Cold Cove Post, e dove delle persone stanno misteriosamente svanendo nel nulla, andando a minare la placida monotonia tipica di un luogo dove di solito non dovrebbe accadere praticamente nulla.

Holly però nasconde un segreto: nel suo passato fu casualmente "vittima" di un esperimento messo in atto proprio da suo padre, Andy Greenberg e dal collega di questo, Philip King; i due scienziati si imbatterono in una forma di vita sottomarina sconosciuta, studiando la quale speravano di trovare una cura che permettesse la rigenerazione dei tessuti umani. Proprio la protagonista fu per forza di cose la prima "cavia" di tale esperimento, che le ha donato un "polmone d'acciaio" che le permette di rimanere in apnea molto più a lungo di un comune mortale, oltre che altri potenziali "superpoteri" ancora da scoprire. Il ritorno, dopo anni di silenzio, di Philip King metterà in atto una serie di sfortunati eventi quali l'apparizione di svariati mostri marini, un bizzarro "uomo con l'ombrello" e l'apparente risveglio di una misteriosa creatura. Pur senza volerlo, Holly si troverà in prima fila a combattere, provvista della prodigiosa tuta subacquea denominata Aqualung, per la difesa e salvezza dei suoi cari. Sperando che possa essere sufficiente, perché il Leviatano sta arrivando...

BAO Publishing propone in volume la raccolta integrale della prima stagione di Aqualung (in attesa della seconda), opera a fumetti firmata da Jacopo Paliaga (testi) e French Carlomagno (disegni), pubblicata originariamente in formato digitale e da subito amata dai fan. Quella che abbiamo avuto la possibilità di leggere è una storia ben fatta, con una precisa impostazione della trama sia in senso verticale che orizzontale, nonché di grande carica visiva, grazie alla splendida arte del disegnatore torinese, che mischia la fantascienza al fantasy, attingendo a piene mani e in maniera consapevole al fumetto supereroistico.

Paliaga, prima di essere uno sceneggiatore capace e nel pieno controllo delle sue abilità, è un avido lettore di fumetti e spettatore di film e serie TV, ed è questa contaminazione di più medium e generi la prima cosa che si avverte nel corso della lettura di Aqualung. Tale caratteristica è sicuramente un pregio, e rende la lettura del volume molto avvincente e dinamica, grazie a una narrazione ricca di colpi di scena inaspettati: saper attingere da più fonti, rielaborando i contenuti per poi dar vita a qualcosa di nuovo e fresco, ma anche canonico, non è cosa da tutti. La storia narrata dallo scrittore si muove su due piani temporali diversi, il primo, quello principale, che si svolge nel presente, il secondo nel passato: i due filoni si riveleranno essere sempre più connessi tra loro, poiché ciò che avviene a Holly e al suo ricco cast di comprimari è molto influenzato da una verità nascosta anni addietro. Inoltre, come già detto, la storia si espande anche in senso orizzontale, accompagnando con diverse trame secondarie quella principale, esattamente come viene fatto in molte serie TV di successo degli ultimi anni. Ancora, a Paliaga piace molto giocare con la sua storia, e conseguentemente con il lettore: nel corso della narrazione verranno svelati molti misteri (non tutti) i cui semi vengono piantati in precedenza, e le cui prime tracce si nascondono nei dettagli di vignette-chiave.

Dal punto di vista grafico, non si può non elogiare il lavoro compiuto da Carlomagno, al suo primo impegno artistico nel campo della Nona Arte: sebbene nelle prime pagine del volume si possa notare come il disegnatore stesse ancora prendendo le misure dei suoi mezzi, è altrettanto evidenziabile come questi prenda progressivamente confidenza del suo (notevole) talento, dando vita a figure sempre più plastiche ed espressive, cosa che conferisce ad Aqualung uno storytelling molto fluido ed eterogeneo. È proprio la gestione dei tempi del racconto forse il punto di forza maggiore di questo fumetto, che è in moto perenne, ma riesce ad accelerare e decelerare sempre al momento giusto, cosa che non va mai a stancare il lettore. In Aqualung, inoltre, c'è uno studio delle inquadrature molto funzionale e cinematografico, elemento che conferma la bontà qualitativa della collaborazione vincente tra Paliaga e Carlomagno.

Segnaliamo che nel primo volume di Aqualung sono raccolti contenuti inediti extra, firmati dai disegni e colori di Ludovica Ceregatti, Maurizia Rubino e Adele Matera, che vanno a espandere ulteriormente la storia della prima stagione.

In conclusione, e in attesa della seconda stagione in arrivo (della quale vi parleremo prestissimo e in anteprima), siamo stati piacevolmente sorpresi dalla lettura del primo volume di Aqualung, un fumetto tutto italiano, realizzato da due giovani autori, che non ha nulla da invidiare a nessuno, e che riesce a fornire al lettore una storia piacevole, originale, con un contenuto ricco, e soprattutto qualcosa di continuativo al quale affezionarsi.

Continua a leggere su BadTaste