Appunti di vita vol. 2: Il piccolo teatro di strada, la recensione

BAO Publishing pubblica il secondo volume di Appunti di vita, la raccolta dei fumetti realizzati da Boulet per il suo blog

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Come detto nella recensione del primo volume, è difficile analizzare Appunti di vita per un lettore italiano senza tirare in ballo Zerocalcare. Ma è qualcosa che anche BAO Publishing sa bene, visto che il motivo principale per cui l'opera di Boulet è arrivata sugli scaffali del nostro Paese è il successo incredibile ottenuto dall'artista di Rebibbia, che in più occasioni ha confessato di essersi ispirato al suo collega francese.

Zerocalcare realizza due pagine a fumetti di introduzione anche questa volta, nelle quali ribadisce il complesso di inferiorità e il senso di colpa nei confronti del disegnatore d'Oltralpe; ed effettivamente in questa seconda pubblicazione iniziano a vedersi più similitudini tra i due autori.

Nel primo racconto breve, Boulet immagina di aggiungere una serie di animaletti per rappresentare la sua coscienza e altre sensazioni - come la pigrizia, l'angoscia e la timidezza - in modo simile a quanto fatto da altri fumettisti. Si tratta però di una visione ironica e critica nei confronti di questo stratagemma, che viene subito accantonato, mentre il fumettista romano ne fa ricorso in abbondanza per descrivere la sua psiche, tra armadilli, polpi e ogni genere di creatura.

Inoltre, è sufficiente sfogliare qualche pagina in più per vedere la madre di Boulet rappresentata come Barbamamma, o amici e ragazze di cui vuole rispettare la privacy interpretati dall'Ispettore Derrick o da Lucy Liu; altro meccanismo umoristico ben noto ai lettori di Zerocalcare.

Si percepisce anche una similitudine nelle tematiche trattate, come lo stile di vita trasandato, la rabbia contro alcuni commenti in rete e la scocciatura degli inviti alle fiere. Il problema è che Boulet non è ancora "personaggio" nel nostro Paese, e i suoi altri lavori citati nelle vignette sono sconosciuti ai più; in tal senso, l'efficacia dei suoi racconti si riduce. Inoltre manca un filo conduttore vero e proprio, elemento che invece Zerocalcare è riuscito a trovare con successo già nei suoi primi volumi; come pure l'universalità di tematiche e situazioni in grado di coinvolgere il grande pubblico attraverso buffi incidenti quotidiani o rimandi nostalgici che possono far scattare una lampadina nella maggior parte dei lettori. Questo avviene anche per Boulet, ma in misura ridotta: metà dei suoi racconti racchiude aneddoti di vita da fumettista, impegnato tra trasferte, lunghe file di autografi e dediche in cui difficilmente si può riconoscere chi svolge un lavoro differente dal suo. A lungo andare, questi ritratti esasperati sono ripetitivi e sembrano quasi un "piangersi addosso" (dal canto suo, Zerocalcare è invece sempre molto umile nei confronti della sua professione).

Le pagine più riuscite e divertenti sono quelle in cui Boulet si concede sperimentazioni grafiche fantasiose attraverso visioni oniriche, oppure emulando diversi stili di disegno. Nel corso dei suoi viaggi, l'autore dedica diverse pagine ai ritratti delle persone incontrate nelle varie nazioni o ai paesaggi trasformando il fumetto in un vero e proprio carnet di viaggio; qui si riconosce l'origine da blog di Appunti di vita, in cui il disegnatore si dedica a ciò che gli passa per la testa e che realizza con piacere rinunciando all'elemento narrativo.

Anche da questo punto di vista siamo in un territorio decisamente distante da Zerocalcare, ma rimanendo nel mondo dei fumettisti italiani può invece venire in mente Eriadan, che raccontava la sua vita personale senza alcuna velleità di comporre un mosaico compatto.

Appunti di vita è quindi un fumetto che può soddisfare la curiosità di chi vuole scoprire l'artista preso a modello da Zerocalcare, ma fino a un certo punto; i suoi brevi racconti sono più autoreferenziali e graficamente altalenanti, mentre le pagine create per collegare tra loro i fumetti non hanno ancora raggiunto una complessità narrativa adeguata all'edizione in volume, anche se confidiamo che ciò possa accadere nelle prossime uscite.

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