APB 1x01 "Pilot": la recensione
La nostra recensione dell’episodio pilota di A.P.B. in onda sulla FOX
Il protagonista della serie, interpretato da Justin Kirk, è il miliardario e mogul della tecnologia Gideon Reeves che, dopo essersi fermato in un malfamato quartiere di Chicago per fare un acquisto in un negozio di liquori, perde il suo migliore amico quando il posto viene rapinato da un uomo mascherato. L'evento traumatico, che lo porta a contatto con il 13° Distretto di Polizia della città, gli fa comprendere in quali disperate condizioni i poliziotti siano obbligati a lavorare, mentre cercano di barcamenarsi tra continui tagli di budget e poca organizzazione. Non solo infatti, al momento della rapina, Gideon viene lasciato in attesa dal 911, il numero del pronto intervento, ma tutto il modo in cui viene gestito il caso lo convince della necessità di dover trovare una soluzione al problema del crimine. Quando gli viene tuttavia chiesto dalla co-protagonista femminile Natalie Martinez, l'agente Theresa Murphy, perché la situazione in cui lei ed i suoi colleghi versano da sempre, lo interessi solo ora che è stato personalmente toccato da una tragedia, Gideon viene fortunosamente interrotto, senza dare una risposta, sottolineando forse uno degli aspetti che più infastidisce nel pilot e cioè che il protagonista appare come una sorta di capriccioso personaggio che, senza avere alcuna conoscenza di criminologia o di gestione di situazione di crisi, pensa di poter risolvere un problema reale e complesso come quello del crimine nella città di Chicago solo grazie alla tecnologia.
"In verità può, con uno speciale incarico da parte di questo comitato". Tutto qui: problema risolto. Da quel momento Reeves è a capo del 13°.
Gideon e la sua assistente e collega Ada Hamilton (Caitlin Stasey) prendono così in mano la situazione e sviluppano una App, che ogni abitante del distretto può scaricare sul proprio cellulare, in grado di metterli in diretta comunicazione con la volante di Polizia più vicina per risolvere il problema dei tempi di risposta del 911. Oltre a questo, grazie ovviamente alle sue illimitate risorse economiche, Reeves fornisce i poliziotti di nuovi e avanzatissimi giubbotti antiproiettile, di taser di ultima generazione, di macchine potenti e blindate e del supporto di droni che possono aiutarli nella caccia sulla strada ai criminali, catapultando questo gruppo di uomini nel ventunesimo secolo. O almeno questa è quello di cui la serie vorrebbe convincerci, perché - come era prevedibile - il visionario miliardario si renderà presto conto che la tecnologia da sola non è la panacea di tutti i mali e che per fare il mestiere di poliziotto bisogna continuare ad usare anche i vecchi metodi, a parlare con la gente e a vivere le strade, tutta una serie di condizioni che Gideon scoprirà essere essenziali grazie all'aiuto di Theresa.
[embed]]