Ant-Man and the Wasp, la recensione del film
Abbiamo recensito per voi Ant-Man and the Wasp, il secondo film Marvel di Peyton Reed
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Il film è divertente e scorre via come ci si aspettava, tra senso dell'umorismo azzeccato e tanta azione, molta più che nel primo capitolo della storia di Scott Lang. Sappiamo già tutto di lui e dei suoi alleati, di Hank Pym e di sua figlia Hope. Non c'è molto da raccontare sui protagonisti, che vengono sostanzialmente proiettati nella vicenda. L'atto introduttivo della pellicola serve ad aggiornarci su quel che è successo loro dopo i fatti di Captain America: Civil War, dandoci un'idea delle condizioni del patteggiamento di Scott con il governo, per quanto riguarda la violazione degli Accordi di Sokovia, assieme a parte degli Avengers. Sappiamo tutto quanto anche sulla missione dei tre, che viene ampiamente annunciata al termine di Ant-Man. C'è Janet Van Dyne da recuperare dal Regno Quantico, dato che Scott ha dimostrato che è possibile andare e tornare.
C'è un altro difetto, in Ant-Man and the Wasp. Se il primo film era un heist movie molto riuscito, con un obiettivo chiaro e cristallino, molto semplice, in questo caso siamo di fronte a una missione di salvataggio. Il tema ricorrente è la fretta. Tutti hanno delle cose che devono fare in frettissima, delle scadenze improrogabili che li obbligano ad agire ora, subito, entro tempi strettissimi. Scott è al termine degli arresti domiciliari, deve tornare a casa di corsa, altrimenti lo sbattono in prigione. Ava ha poco tempo per la sua vendetta, perché rischia di sparire a causa dello sfasamento quantico di cui è vittima. Hank e Hope hanno pochissimo tempo per salvare Janet, altrimenti non sarà più possibile. Persino Luis ha un'urgenza che complicherà di molto le cose per gli eroi. Un incrocio di esigenze che stanca un po' e pesa in parte sulla scorrevolezza della sceneggiatura.
Buon ritmo, antagonisti dimenticabili. Ottimi dialoghi, sceneggiatura a volte traballante. Azione convincente, messa in scena non proprio originale, per quanto sempre elegante. Ant-Man and the Wasp è tutt'altro che inguardabile, ma si colloca tra i film meno stupefacenti dei Marvel Studios, con una perdita di personalità rispetto al suo predecessore. Un avvertimento: l'attesa di un accenno agli eventi di Avengers: Infinity War l'abbiamo sentita per tutto il tempo del film. Arriverà. Siate fiduciosi.