Another Code: Recollection, la recensione

Pur perdendo molto del fascino originale, Another Code Recollection resta un'avventura grafica riuscita e intrattenente

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In mezzo alle nuove proposte, Nintendo Switch ha sempre cercato di far conoscere al pubblico più giovane le vecchie glorie delle generazioni passate. Un'azione compiuta a volte attraverso semplici remastered, altre volte con remake completi, come per l'odierno caso di Another Code: Recollection.

Another Code: Two Memories è un titolo per Nintendo DS facente parte della Touch Generation, l'insieme di giochi che cercavano, grazie alle capacità della console, di avvicinare anche i non giocatori al lessico videoludico. Il suo sequel, Another Code: R - Viaggio al confine della memoria, uscì invece quattro anni dopo su Wii, sempre sviluppato da Cing. Entrambi i titoli sono stati completamente rimaneggiati da Arc System Works e sono disponibili in Another Code: Recollection per Nintendo Switch.

A quasi vent'anni dall'uscita originale, le due avventure di Ashley avranno ancora qualcosa da dire? E il filo del progetto Another che lega i due grandi misteri sarà ancora convincente in tutti i suoi passaggi?

Storia di due misteri

La giovane Ashley vive con sua zia da quando ha memoria, credendo che i suoi genitori siano entrambi morti in un incidente. Un giorno però, riceve una lettera dal padre scomparso, che la invita sull'isola Blood Edward, apparentemente deserta, e teatro di una tragedia familiare molto simile a quella di Ashley. Sconvolta dalla missiva, la giovane si reca sul posto accompagnata dalla zia, piena di dubbi e incertezze. Quando, una volta attraccate, la zia sparirà misteriosamente, Ashley dovrà farsi coraggio e avventurarsi nell'enorme magione abbandonata, al fianco di un inaspettato alleato. Per aiutare il suo nuovo amico, e soprattutto per ricongiungersi con il genitore creduto morto, Ashley affronterà i diversi enigmi della magione, tra un quadro impolverato e un piatto d'acciaio.

Rigiocato vent'anni dopo, Two Memories è ancora un ottimo racconto, sebbene nella Recollection di Arc System Works faccia da prima parte a un'avventura più grande. Una volta svelata la verità sull'isola Blood Edward, Ashley e compagni vivranno un'altra avventura al Lake Juliet, teatro degli avvenimenti di Viaggio al confine della memoria. Anche qui, un mistero locale si intreccia con la vita privata di Ashley che, nonostante i due anni passati dall'incontro col padre, dovrà scoprire la vera natura del progetto Another.

Uno dei vantaggi di questo remake, è appunto l'aver unito i due capitoli della serie in un unico lungo mistero. Il racconto è stato integrato con alcune lettere collezionabili, nascoste sotto forma di Origami da scansionare, che ci danno qualche indizio sulla trama orizzontale mentre proseguiamo nell'esplorazione dei primi ambienti. In questo modo, nonostante i due anni passati, il distacco tra i due racconti è meno incisivo rispetto all'originale, e la storia di Ashley trova una chiusa migliore rispetto a vent'anni fa.

Rimettendo a nuovo Another Code

Another Code: Recollection è un remake completo. Nuova grafica, nuova telecamera, nuovi dialoghi, doppiaggio e perfino qualche enigma inedito. Le fasi di esplorazione si adattano ai tempi moderni, con una telecamera alle spalle di Ashley, mentre gli enigmi che sfruttavano le funzioni uniche di Nintendo DS e Nintendo Wii sono stati adattati alle capacità di Nintendo Switch. Purtroppo, i puzzle che vent'anni fa erano innovativi, sentono ora il peso del tempo divenendo meno divertenti rispetto al passato.

Il nuovo doppiaggio (disponibile purtroppo solamente in inglese e giapponese) è di buona fattura, con qualche eccezione qui e là. Il titolo è ovviamente completamente adattato in un ottimo italiano, dal primo all'ultimo elemento di testo nascosto.

Arc System Works ha inserito anche tanti piccoli aiuti opzionali per coloro che sono alla prima avventura a enigmi. Per esempio con una leggera pressione dell'analogico sinistro, una pratica bussola ci guiderà fino al prossimo indizio. Il lavoro di svecchiamento del team si nota soprattutto nei modelli poligonali e nell'esplorazione. L'avventura di Ashley dà il suo meglio in portabilità, sfruttando ancora una volta la caratteristica unica della console ibrida della casa di Kyoto.

Pur perdendo molto del fascino originale, voglio sottolineare come Another Code: Recollection resti un'avventura grafica riuscita. Il remake di questi dei due giochi trova una nuova forma unica, vivibile tranquillamente tra un titolo più grosso e l'altro. Per gli amanti del genere che si sono persi le uscite originali, è l'occasione per conoscere Ashley e persino commuoversi con qualche momento tutt'oggi ancora efficace. Per coloro che hanno già affrontato i misteri dell'isola Blood Edward e del Lake Juliet invece, è l'occasione di riscoprire due titoli estremamente interessati, visti ora con uno sguardo tutto nuovo.

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