Angie Digitwin 1, la recensione
Abbiamo recensito per voi l'esordio di Angie Digitwin, serie Panini di Vietti, Enoch, Alberti e Mossa
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Il mondo così come lo conosciamo sta cambiando: la connessione tra la sfera reale e quella virtuale si sta palesando in maniera sempre più forte ed evidente e, come spesso accade in un periodo di profonde trasformazioni, le insidie proliferano. Spetta a una nuova leva di eroi ergersi come estremo baluardo dell'umanità, affrontando minacce e impedendo interferenze pericolose.
Sventato l’attacco in uno studio di registrazione a Roma, la protagonista è chiamata a portare avanti la sua missione a Milano, dove la presenza di robot ad alta tecnologia mina l’attività in un noto fabbricato. A legare questi due eventi all’apparenza distinti, una melodia ricorrente, unico elemento sul quale basare l'indagine.
Questi sono gli ingredienti principali introdotti in queste prime battute da Vietti: con sapiente regia, uno dei papà di Dragonero presenta i principali attori dell'opera. Vediamo Angie spostarsi da elettrizzanti scene d’azione all’intimità domestica della sua residenza torinese; conosciamo informatici, dottori e guerrieri la cui identità resta avvolta nel mistero. In tutto ciò, la trama si dipana in maniera perfettamente bilanciata tra le sue molteplici anime, riuscendo a creare aspettativa.
Sono tanti gli interrogativi che non trovano una risposta in questo primo appuntamento e che ci spingono a voler continuare a seguire le vicende di Angie e degli altri personaggi: dagli aspetti legati alle loro origini alle loro reali motivazioni, oltre alla natura stesso del progetto editoriale in sé. Dato lo spessore dei nomi coinvolti, confidiamo che la partnership tra Panini Comics e uno dei principali operatori di telefonia non si riveli una mera operazione di marketing; ciononostante, in Angie Digitwin 1 ancora non trova spazio alcun approfondimento o un accenno di analisi socio-culturale, preferendo puntare tutto sulla realizzazione di un action thriller dalle tinte sci-fi di grande impatto visivo.
Il merito di quest’ultimo aspetto è soprattutto dell’ottima prova ai disegni di Enoch e Alberti, artisti in grado di integrare perfettamente i propri stili. Con perizia e grande dovizia di particolari, i due ci mostrano un mondo dai contorni sfumati, mutevole e in cui la realtà mostra il suo volto nascosto e inaspettato. Espressivo, dinamico e cinematografico, lo storytelling dei due disegnatori esalta sia le sequenze di dialogo che quelle più adrenaliniche. La continuità artistica è inoltre garantita da Andres Mossa, bravo nell’alternare tinte calde e fredde in un contrasto di grande effetto.