Andor 1x05, la recensione
La recensione del quinto episodio di Andor, la serie tv di Star Wars con Diego Luna disponibile su Disney Plus
La recensione del quinto episodio di Andor, la serie di Star Wars disponibile su Disney Plus
Background, sviluppo dei personaggi, approfondimenti
Le conferme coinvolgono anche e soprattutto gli aspetti positivi della serie: Andor continua ad affascinare e a intrigare per il modo in cui dipinge una galassia realistica e riesce a mescolare sapientemente momenti e situazioni del mondo reale con elementi e aspetti della galassia starwarsiana: che si tratti di una vecchia diga montana o di una fila di action figures su uno scaffale, di una lite a colazione con una figlia ribelle o di una manciata di pillole per lavorare fino a tardi, pressoché ogni istante è condito con dettagli realistici che non turbano la narrazione e non sembrano fuori posto, ma che fanno apparire quella galassia lontana lontana, molto vicina.
Sviluppi della trama a velocità ridotta
Per contro, questo finisce anche per mostrare i limiti intrinseci dell’episodio. Il quinto capitolo di Andor è, a tutti gli effetti, un ‘more of the same’ di quanto abbiamo già visto nel quarto. Tensioni e dissensi tra il gruppo di guerriglieri (ancora) in procinto di lanciare la loro missione. Mon Mothma, a parte uno spaccato di vita familiare meno piacevole che mai, non fa mosse degne di nota sul fronte della fondazione Ribelle. Syril è ancora alla ricerca di un futuro dopo la sua debacle nei ranghi della corporazione. Gli ufficiali dell’ISB continuano a bilanciarsi tra sfoggi di potere reciproci e progetti a lungo termine.
Conclusione
Intendiamoci, non è necessario che un episodio debba contenere massicce dosi d’azione per intrattenere ed è comunque ammirevole che Andor persista nel suo stile e nelle sue meccaniche narrative senza cedere a strizzate d’occhio o a strade più facili per compiacere il suo pubblico, ma anche usando dialoghi, tensioni interne e crisi interpersonali la trama può essere portata avanti. Stavolta, al netto di qualche approfondimento in più sul microcosmo dei co-protagonisti, la parola d’ordine sembra temporeggiare. Giunti alla fine dell’episodio, tutti sono più o meno nello stesso punto in cui si trovavano all’inizio. Non si tratta di un episodio brutto, né inutile (nessun episodio che si prenda tempo per approfondire in dettaglio i suoi personaggi lo è mai, e Andor lo fa con una bravura, precisione e coerenza che raramente Star Wars ha mai conosciuto), ma è lecito sperare che negli episodi a venire gli sviluppi della trama ritrovino un ritmo più serrato.