And Just Like That... (stagione 2): la recensione dei primi 7 episodi

La stagione 2 di And Just Like That... fatica a mantenere le protagoniste credibili, non tagliando mai i ponti con il passato

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La recensione in anteprima dei primi sette episodi della stagione 2 di And Just Like That..., in arrivo il 23 giugno in esclusiva su Sky e NOW

La serie And Just Like That…, ideata come sequel di Sex and the City, prosegue con la stagione 2, in arrivo su Sky e in streaming su NOW dal 23 giugno, in contemporanea con gli Stati Uniti.
Il progetto ideato di Michael Patrick King cerca così di trovare un modo per mantenere le caratteristiche che hanno portato al successo lo show originale, esagerando tuttavia nella rappresentazione della vita delle protagoniste che appaiono sempre più distaccate dalla vita quotidiana delle loro coetanee, difficilmente un esempio, e ingiustificabilmente superficiali.

La trama della seconda stagione

La storia riprende poco dopo il momento in cui si era interrotta. Carrie (Sarah Jessica Parker) potrebbe essere alle prese con un nuovo amore; Miranda (Cynthia Nixon) ha deciso di seguire Che (Sara Ramirez) a Los Angeles, dove ha una grande opportunità professionale; Charlotte (Kristin Davis) è alle prese con i cambiamenti che avvengono nella vita delle figlie adolescenti; Seema (Sarita Choudhury) prova ad aprire un nuovo capitolo della sua vita; e Lisa (Nicole Ari Parker) ha nuovi impegni e ostacoli, professionali e personali. In tutto questo non manca poi lo spazio per Anthony (Mario Cantone), impegnato a occuparsi della sua attività; di Harry (Evan Handler), che fa i conti con il tempo che passa; e della nuova generazione composta dai figli delle protagoniste e da alcuni personaggi che si ritrovano nell'orbita di Carrie & Co.

Un tentativo quasi fallito di stare al passo con i tempi

Fin dalla scena di apertura del secondo capitolo della storia, And Just Like That… sembra voler ricordare agli spettatori che, nonostante siano passati gli anni, si è sempre nel mondo di Sex and the City e nella realtà senza filtri che contraddistingue da tempo i progetti di HBO. Le amiche al centro della trama si ritroveranno, ancora di più rispetto alle puntate precedenti, a esplorare la propria sessualità e le dinamiche, sentimentali e relazionali in famiglia e nella società, che contraddistinguono la loro nuova fase della vita.
Il risultato, tuttavia, non è dei migliori a causa di situazioni sopra le righe e stereotipate, tentativi di ottenere un effetto comico in momenti che non ne avrebbero bisogno, comportamenti tipici di persone appartenenti a una minoranza sociale per cui diventa realmente complicato provare empatia e scontri generazionali privi di chiaroscuri.
Nonostante l'introduzione di nuovi personaggi, per dare maggior spazio alla diversità, And Just Like That… si muove colpevolmente su binari prevedibili e poco rappresentativi della fascia di età che vorrebbero portare sugli schermi e, solo in brevi tratti della narrazione, sembra quasi stia per avvenire un'evoluzione e maturazione delle protagoniste. La speranza viene però vanificata dal susseguirsi di svolte narrative che alternano momenti seri e riflessivi a situazioni surreali e totalmente fatue.

L'incapacità di lasciarsi alle spalle il passato

I primi sette episodi della seconda stagione mostrano Carrie che si divide tra il desiderio di iniziare un nuovo capitolo della sua vita e l'incapacità di lasciarsi realmente alle spalle il lutto. La sua sofferenza viene però sminuita dalla consueta quantità inspiegabile di abiti e accessori firmati, facendo sembrare il personaggio interpretato da Sarah Jessica Parker maggiormente incapace di dire addio alla propria giovinezza più che impegnato a ritrovare un proprio equilibrio dopo il lutto, sfruttando (con un certo cattivo gusto) anche la pandemia per i propri scopi.
Charlotte, a cui non si risparmia nemmeno parentesi legate alla sessualità tra il serio e il faceto, diventa un cliché di madre e moglie dall'esteriorità estremamente curata e fintamente perfetta. Miranda, inoltre, perde qualsiasi apparenza di donna equilibrata e decisa per muoversi all'ombra di Che ed esplorare un lato di se stessa di cui nemmeno lei capisce la natura e le caratteristiche.
I nuovi personaggi, da Lisa a Nya (Karen Pittman), presenza che possiede il potenziale più interessante ma viene costantemente messa in ombra con un tempo in scena davvero limitato, non riescono mai ad andare oltre la natura di contorno alle disavventure del gruppo di amiche originale.
Se ormai oltre venti anni fa la rappresentazione del mondo in cui si muovevano Carrie e le altre possedeva un fascino glamour, alimentato anche dalla poca conoscenza della realtà dell'alta società di New York, nel 2023 la totale superficialità con cui conducono la vita le protagoniste suscita in vari momenti più irritazione che comprensione, dovendo fare i conti con donne che hanno bisogno di sedie per le proprie borse o che si disperano pensando alla perdita di capi firmati o durante la preparazione per eventi esclusivi.
Non aiuta nemmeno il fatto che nelle poche sequenze in cui si sfiorano tematiche importanti si alleggerisca immediatamente l'atmosfera con situazioni ridicole e battute. Nemmeno quando sembra che Carrie sia costretta ad affrontare lo scorrere degli anni gli script si soffermano il tempo necessario per permettere alla protagonista di compiere quel passo in avanti in grado di sostenere un radicale taglio con il passato.


And Just Like That… compie proprio l'errore opposto e continua, puntata dopo puntata, a cercare un legame con i capitoli precedenti della storia, strizzando l'occhio ai fan storici ma alienando chi si potrebbe avvicinare per la prima volta alla serie sequel e rischia di non trovare nulla che permetta un qualche livello di immedesimazione o di simpatia nei confronti dei personaggi. Nei rari momenti in cui lo show si concede il lusso di essere serio, il mondo di Carrie sembra possedere delle carte interessanti da giocare nella rappresentazione televisiva della generazione che ha superato gli anni della giovinezza ma non è ancora entrata in quelli dell'anzianità. Il problema è però che si ride dei personaggi, non con loro, e spesso quando gli autori vorrebbero invece gettare le basi per un territorio emotivo comune.
Con il ritorno in scena di Aidan, interpretato da John Corbett, e l'ormai annunciato cameo di Kim Cattrall nella parte di Samantha, And Just Like That… spera di ritrovare la magia perduta di un tempo, aumentando il livello di romanticismo e l'importanza dell'amicizia nella storia. Difficile, considerando le prime puntate viste in anteprima, prevedere se questo accadrà dopo una metà di stagione frammentata, per tematiche e atmosfere, in perenne crisi di identità irrisolta.

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