And Just Like That... 1x09 "No Strings Attached": la recensione

L'episodio 9 della prima stagione di And Just Like That... continua a deludere, lasciando al season finale il difficile compito di risollevare un progetto deludente

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Spoiler Alert
And Just Like That... ha la capacità di peggiorare proprio quando si poteva pensare che un miglioramento fosse dietro l'angolo: l'episodio 9, No Strings Attached, scivola infatti inesorabilmente nell'inutilità, nel ridicolo e in situazioni a livello narrativo quasi del tutto superficiali.
In modo del tutto inspiegabile lo show compie un altro salto in avanti nel tempo e non mostra l'incontro tra Miranda (Cynthia Nixon) e Che (Sara Ramirez) dopo la scelta della protagonista di divorziare e, invece che mostrare una crescita personale del gruppo di amiche, il nono capitolo della storia le blocca in una situazione di immaturità e leggerezza in più momenti imbarazzante. A uscire indenne è, quasi in modo ironico, solo il personaggio di Steve (David Eigenberg) con la sua voglia di capire, la sua disponibilità e sensibilità nei confronti di un momento di difficoltà vissuto da Carrie (Sarah Jessica Parker).

Un episodio che abbassa ulteriormente la qualità della narrazione

Uno degli elementi peggiori della puntata è l'intero spazio dato a Charlotte (Kristin Davis) e sua figlia Lily (Cathy Ang), costretta per scopi pratici a capire come usare un assorbente interno, che appare eccessivo, ingiustificato e gestito davvero male nel tentativo di suscitare risate con situazioni sopra le righe. Se il confronto tra il passaggio all'età adulta della figlia e il presunto arrivo della menopausa della madre fosse stato elaborato in modo più sensibile e realistico, la storia ne avrebbe sicuramente giovato invece che essere penalizzata.

Parlare di Miranda costringe inoltre, purtoppo, a esprimere ancora una volta la perplessità causata dalla presenza di Che e ai comportamenti della nuova coppia. Il personaggio affidato a Sara Ramirez sembra un concentrato di stereotipi e situazioni portate volutamente verso gli eccessi solo per fingere che il mondo di Sex and the city sia ora a passo con i tempi. La realtà è che ogni scena dedicata alla nuova relazione della protagonista sembra forzata e innaturale, dal momento in cui i "fan" interrompono una cena del loro idolo per poi condividerne senza alcun problema dei dettagli della vita sessuale ai comportamenti di Miranda che sembra essere tornata in una fase adolescenziale, senza nemmeno avere la scusa dei problemi legati alla menopausa, visto che nella puntata si svela che il cambiamento fisico è già avvenuto in precedenza.

L'intreccio legato alla storia di Miranda porta nuovamente a un uso quasi incomprensibile del personaggio di Nya Wallace (Karen Pittman). In No Strings Attached si ritorna così a parlare in modo superficiale delle sue difficoltà legate al desiderio del marito di diventare padre, oltre a dare spazio a il lavoro di volontariato legato a un rifugio per vittime di violenza in modo approssimativo e senza alcuna reale attenzione. L'entrata in scena di Carrie, ormai come sempre con un look inadeguato alla sua età e alla situazione, e delle sue amiche non aiuta And Just Like That... a far credere che si tratti di un elemento su cui si è ragionato con attenzione invece che semplicemente una voce in una lista di cose da mostrare sullo schermo per evitare le accuse di non dare spazio alle tematiche attuali e alla diversità.
And Just Like That 1x09

And Just Like That... si apprezza Steve più delle protagoniste

Il percorso compiuto da Carrie continua a essere all'insegna di un passo avanti e tre indietro dal punto di vista della cura con cui si delinea il ritratto di una donna che deve superare un lutto: da una parte c'è la comprensibile difficoltà ad accettare di dover iniziare una nuova fase della sua vita, dall'altra c'è un eccessivo desiderio di rimanere rilevante, comportarsi come una ventenne e non comprendere le difficoltà e i problemi di chi le sta intorno.
Sorvolando su come sia stata sprecata l'occasione di dare spessore ad Anthony (Mario Cantone) nell'intera serie arrivando al culmine dell'assurdità con l'appuntamento mostrato in questo episodio, non si può non sottolineare nuovamente come il team di autori abbia usato in modo poco rispettoso la figura di Steve (David Eigenberg), in questa occasione mostrato totalmente spaesato, in crisi e alla ricerca di risposte. Dai problemi di udito a una fin troppo diplomatica accettazione dell'abbandono della moglie, Steve sembra essere stato uilizzato negli episodi precedenti solo come pedina per mostrare il distacco da un passato tradizionale e "noioso", privo di passione e stimoli. A un episodio di distanza dall'epilogo della prima stagione non risulta ancora chiaro se gli autori abbiano volutamente tratteggiato il marito di Miranda in modo al limite del patetico per giustificare i comportamenti non del tutto condivisibili della protagonista, ottenendo però il risultato opposto. La scena in cui Steve prova a scoprire la verità che la moglie gli ha nascosto a lungo, esprime la sua difficoltà a iniziare una nuova fase della sua vita e si comporta con grande gentilezza, empatia e dolcezza nei confronti di Carrie enfatizzano solo il modo in cui gli sceneggiatori hanno sminuito e ritratto in modo negativo un personaggio che possedeva invece un ottimo potenziale per far riflettere sui cambiamenti che avvengono nella vita di coppia dopo i cinquanta anni. Con l'uscita di scena di Mr. Big, Steve avrebbe permesso di offrire una prospettiva maschile agli eventi e, forse, dare più equilibrio a una storia dalle fondamenta poco stabili e dallo svolgimento incerto.
Le anticipazioni sul season finale hanno già rivelato che, al termine di tante tribolazioni più o meno credibili, Carrie sarà pronta a provare a essere nuovamente felice e non resta che sperare in un epilogo realmente emozionante che giustifichi la realizzazione di una serie revival davvero deludente.

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