And Just Like That... 1x09 "No Strings Attached": la recensione
L'episodio 9 della prima stagione di And Just Like That... continua a deludere, lasciando al season finale il difficile compito di risollevare un progetto deludente
In modo del tutto inspiegabile lo show compie un altro salto in avanti nel tempo e non mostra l'incontro tra Miranda (Cynthia Nixon) e Che (Sara Ramirez) dopo la scelta della protagonista di divorziare e, invece che mostrare una crescita personale del gruppo di amiche, il nono capitolo della storia le blocca in una situazione di immaturità e leggerezza in più momenti imbarazzante. A uscire indenne è, quasi in modo ironico, solo il personaggio di Steve (David Eigenberg) con la sua voglia di capire, la sua disponibilità e sensibilità nei confronti di un momento di difficoltà vissuto da Carrie (Sarah Jessica Parker).
Un episodio che abbassa ulteriormente la qualità della narrazione
Uno degli elementi peggiori della puntata è l'intero spazio dato a Charlotte (Kristin Davis) e sua figlia Lily (Cathy Ang), costretta per scopi pratici a capire come usare un assorbente interno, che appare eccessivo, ingiustificato e gestito davvero male nel tentativo di suscitare risate con situazioni sopra le righe. Se il confronto tra il passaggio all'età adulta della figlia e il presunto arrivo della menopausa della madre fosse stato elaborato in modo più sensibile e realistico, la storia ne avrebbe sicuramente giovato invece che essere penalizzata.
And Just Like That... si apprezza Steve più delle protagoniste
Il percorso compiuto da Carrie continua a essere all'insegna di un passo avanti e tre indietro dal punto di vista della cura con cui si delinea il ritratto di una donna che deve superare un lutto: da una parte c'è la comprensibile difficoltà ad accettare di dover iniziare una nuova fase della sua vita, dall'altra c'è un eccessivo desiderio di rimanere rilevante, comportarsi come una ventenne e non comprendere le difficoltà e i problemi di chi le sta intorno.
Sorvolando su come sia stata sprecata l'occasione di dare spessore ad Anthony (Mario Cantone) nell'intera serie arrivando al culmine dell'assurdità con l'appuntamento mostrato in questo episodio, non si può non sottolineare nuovamente come il team di autori abbia usato in modo poco rispettoso la figura di Steve (David Eigenberg), in questa occasione mostrato totalmente spaesato, in crisi e alla ricerca di risposte. Dai problemi di udito a una fin troppo diplomatica accettazione dell'abbandono della moglie, Steve sembra essere stato uilizzato negli episodi precedenti solo come pedina per mostrare il distacco da un passato tradizionale e "noioso", privo di passione e stimoli. A un episodio di distanza dall'epilogo della prima stagione non risulta ancora chiaro se gli autori abbiano volutamente tratteggiato il marito di Miranda in modo al limite del patetico per giustificare i comportamenti non del tutto condivisibili della protagonista, ottenendo però il risultato opposto. La scena in cui Steve prova a scoprire la verità che la moglie gli ha nascosto a lungo, esprime la sua difficoltà a iniziare una nuova fase della sua vita e si comporta con grande gentilezza, empatia e dolcezza nei confronti di Carrie enfatizzano solo il modo in cui gli sceneggiatori hanno sminuito e ritratto in modo negativo un personaggio che possedeva invece un ottimo potenziale per far riflettere sui cambiamenti che avvengono nella vita di coppia dopo i cinquanta anni. Con l'uscita di scena di Mr. Big, Steve avrebbe permesso di offrire una prospettiva maschile agli eventi e, forse, dare più equilibrio a una storia dalle fondamenta poco stabili e dallo svolgimento incerto.
Le anticipazioni sul season finale hanno già rivelato che, al termine di tante tribolazioni più o meno credibili, Carrie sarà pronta a provare a essere nuovamente felice e non resta che sperare in un epilogo realmente emozionante che giustifichi la realizzazione di una serie revival davvero deludente.