And Just Like That... 1x07 "Sex and the Widow": la recensione

And Just Like That... prosegue il suo racconto senza particolari sorprese, rendendo il nuovo capitolo della storia di Carrie una parentesi leggera senza troppe emozioni

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And Just Like That... 1x07 "Sex and the Widow": la recensione

Se gli autori di And Just Like That... volevano usare questa stagione revival per ricordare che la maturità non è una questione anagrafica ci sono riusciti. Se l'obiettivo era invece di avvicinarsi con realismo e leggerezza a una fase della vita all'insegna dei cambiamenti e delle scelte importanti il risultato è ancora piuttosto deludente e incostante. L'introduzione dei nuovi personaggi, che si tratti di Che (Sara Ramirez) per affrontare il tema della sessualità o di Nya (Karen Pittman) per quello della maternità, continuano a essere privi di sostanza e assere inseriti nella narrazione senza un contesto logico, come accade con la scena in cui la professoressa si confronta con il marito Andre in macchina. Prima di addentrarsi in quello che Sex and the Widow propone per Carrie e le sue amiche è però necessario segnalare il modo incomprensibile con cui viene gestito il personaggio di Anthony (Mario Cantone), apparizione sempre troppo fugace sullo schermo nonostante gli autori sembrano aver ideato per lui una storia mai noiosa e banale che, purtroppo, gli spettatori non vedono mai.

Il settimo episodio di And Just Like That... si apre dopo un salto di qualche mese dal precedente, periodo di tempo durante il quale Carrie (Sarah Jessica Parker) ha completato la sua autobiografia Loved & Lost. L'opera ottiene una buona accoglienza da parte di Amanda, editor della protagonista, che tuttavia le suggerisce di concluderla con un po' di speranza nel futuro, consigliandole (in modo piuttosto inappropriato e invadente) di provare ad avere un appuntamento romantico. Charlotte (Kristin Davis) vorrebbe organizzare un incontro con uno dei padri divorziati dell'Upper East Side, ma la sua amica preferisce andare a un appuntamento con uno sconosciuto, essendo qualcosa legato al suo lavoro. Seema (Sarita Choudhury),  per divertimento, ha iscritto Carrie in vari siti di appuntamenti dove individuano l'opzione apparentemente perfetta: un insegnante rimasto vedovo chiamato Peter. Entrambi sono al loro primo appuntamento dopo la morte del proprio coniuge e la serata è un po' complicata e imbarazzante, decidendo di affrontarla rilassandosi grazie all'alcol. La scelta non si rivela però particolarmente vincente, considerando le conseguenze fisiche che rendono memorabile l'appuntamento per i motivi sbagliati. Durante un'asta di beneficenza a favore della scuola dei figli di Charlotte, inaspettatamente Peter riappare a sorpresa e la situazione per Carrie diventa ancora più imbarazzante quando un pranzo insieme alla protagonista viene "messa all'asta" per raccogliere fondi e nessuno sembra interessato a trascorrere tempo con lei.

Charlotte continua a non avere delle scene particolarmente significative slegate da quelle con Carrie e in questa settima puntata della serie ci si limita a mostrarla alle prese con uno scontro sportivo che porta a una lite con Harry. Ben più complicata, invece, la situazione di Miranda (Cynthia Nixon) che, dopo non aver più sentito Che per tre mesi cerca di dare una svolta alla sua vita sessuale ricreando con l'inconsapevole marito Steve l'incontro vissuto con il capo di Carrie, senza però avere l'effetto sperato. All'asta, tuttavia, scopre che Che non aveva letto il suo messaggio privato e tra di loro si riaccende la passione.

sara ramirez cynthia nixon

La sceneggiatura firmata da Julie Rottenberg ed Elisa Zuritsky, fin dal salto temporale iniziale, cerca di far procedere la narrazione nonostante la poca sostanza a disposizione per creare le basi della storia. L'intromissione dell'editor nella vita di Carrie porta all'ormai prevedibile introduzione del nuovo capitolo sentimentale della vita di Carrie, ma l'approccio "disastroso" agli eventi appare davvero poco credibile, come la successiva catena di eventi che porta a quella speranza nel futuro necessaria per andare avanti.
Sex and the Widow dà poco spazio a Charlotte, sprecando ancora una volta l'occasione di mostrare i confronti generazionali tra genitori e figli, nonostante la storia di Rose/Rock e della sorella, che stanno per entrare nell'età adulta, offri più di uno spunto interessante.
Lo show sembra invece puntare in modo più deciso su Miranda e la sua trasformazioen personale, tuttavia l'evolversi del rapporto con Che appare affrettato e ingiustificato, considerando che sono passati tre mesi dall'"incontro ravvicinato" che ha risvegliato in lei sensazioni che pensava di aver dimenticato. Gli sceneggiatori della serie sembrano però aver deciso che mostrare una donna matura che, di fronte a un problema esistenziale così profondo come quello che sta vivendo, ne parla con il partner e ha con lui un dialogo onesto e costruttivo, non fosse utile al racconto dando però spazio a sentimenti alimentati più dalla propria immaginazione che dai fatti, senza dimenticare il modo poco lusinghiero con cui viene rappresentato Steve, quasi ridicolizzato in ogni sua azione e comportamento. And Just Like That..., inoltre, perde a tratti completamente di vista l'importanza dell'amicizia tra le protagoniste, lasciando pensare che ad esempio Carrie, nonostante sia stata testimone diretta dell'incontro tra Miranda e Che, non avvisi della sua presenza all'evento benefico organizzato a favore della scuola dei figli di Charlotte, totalmente incapace di pensare alle potenziali conseguenze per l'amico della sua apparizione sul palco.

Quello che manca davvero all'intreccio proposto dal progetto sequel di Sex and the City sembra essere l'interazione sincera e senza filtri che in passato aveva contraddistinto i dialoghi tra le protagoniste, facendo sentire ancora di più la mancanza di Samantha. And Just Like That... si sta avviando verso la conclusione della stagione muovendosi in modo parallelo su binari fin troppo prevedibili o lungo un percorso sopra le righe in cui diventa quasi impossibile immedesimarsi. Con sole tre puntate rimaste prima dell'epilogo di questa stagione, o forse definitivamente della storia di Carrie, continua a pervadere una sensazione di amarezza nata dal dispiacere nell'assistere a uno show che sulla carta aveva un potenziale davvero interessante e ricco di spunti e si si sta invece rivelando, puntata dopo puntata, un progetto privo di personalità e originalità.

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