Un amore esemplare, la recensione
Abbiamo recensito per voi Un amore esemplare, di Daniel Pennac e Florence Cestac
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
eṡemplare: agg. [dal lat. tardo exemplaris, der. di exemplum «esempio»]. – Che può servire da esempio, che può essere offerto come esempio di rispondenza a un determinato modello o concetto (di vita, di comportamento, ecc.): vita esemplare; condotta esemplare.
Persi in un fantastico mondo popolato di libri e racconti eterni, nella loro casetta a La Colle-su-Loup, in Costa Azzurra, la coppia ha affrontato ogni avversità e, partendo da una condizione di povertà, è riuscita ad andare avanti grazie al commercio di questi rari volumi (ereditati dallo zio di Jean, Pacôme). Né i figli, né il lavoro hanno mai minato o limitato il loro stare insieme. Spettatore unico e privilegiato di questa coppia è il giovane Daniel, un adolescente che trascorre le sue estati nella casa della nonna, a pochi passi da Jean e Germaine.
Il ragazzo preferisce passare le sue giornate lontano dalla frenetica quotidianità fermandosi a casa dei due, leggendo libri o curando bonsai, affascinato dall’amore cristallino che lega la coppia. Passano gli anni, e il Nostro diventa professore e scrittore affermato; dopo la morte di Jean e Germaine (in fondo "anche le cose migliori finiscono, proprio per questo sono le migliori"), decide di rendere immortale questa storia in una graphic novel disegnata da Florence Cestac.
Scelto il medium ideale per tramandare questo racconto, Pennac si cimenta in un’operazione di metafumetto: la narrazione è condotta in prima persona dallo stesso scrittore si svolge nel ristorante in cui lo stesso Pennac ha presentato per la prima volta la sua idea di graphic novel alla Cestac. Durante l’esposizione di Un amore esemplare, tutti i presenti vengono rapiti dal racconto appassionante, ricco di sfumature e di significati: la scelta di Jean e Germaine è anacronistica, fuori dagli schemi, e va contro l’idea di famiglia radicata nell’immaginario collettivo degli inizi del Novecento; ma deve essere raccontata, perché i buoni esempi non bastano mai.
In questo dolce viaggio, facciamo la conoscenza di un amore autosufficiente, che non ha bisogno di altro se non dei due amanti uniti da un vincolo eterno. Romantico, nella sua accezione letteraria, il rapporto cresce e si cementa nonostante il continuo mutare della società. Per chi ha familiarità con la poetica pennacchiana, non sarà difficile rintracciare in questo fumetto i tratti che da sempre la caratterizzano: situazioni al limite dell’inverosimile, famiglie numerose animate dai personaggi più strambi e amore carnale e passionale; il tutto tenuto insieme da un umorismo mai banale e riletto attraverso la lente della nostalgia.
Quest’ultima peculiarità, però, non viene contaminata dalla malinconia: Pennac racconta la storia di Jean e Germaine sempre con tono divertito, un atteggiamento positivo e un trasporto tale da contagiare il lettore, conducendolo nella calda provincia meridionale francese, dove il tempo sembra essersi fermato. Il racconto procede in un crescendo di emozioni e colpi di scena, resi perfettamente dallo stile inconfondibile della Cestac: il suo tratto cartoony, con quei nasoni enormi, si sposa perfettamente con il tono leggero della narrazione, cosa che crea un connubio ammaliante e perfetto, anche nelle sue fasi più drammatiche. Splendida la restituzione dei paesaggi rurali della Costa Azzurra, capace di trasmettere la sensazione di trovarsi in un mondo arcaico.
Guardando oltre la favola di Un amore esemplare, troviamo un monito che Pennac lancia a chi oggi si appresta a vivere una relazione: trovare in se stessi la felicità, senza che fattori esterni vadano a intaccare ciò che abbiamo costruito. Difficile? Sicuramente, ma non impossibile.