Amici, amanti e... - La recensione

Una coppia di amici sembra vivere senza problemi la loro relazione sessuale senza amore. Ma è proprio così? Pellicola priva di mordente, in cui Natalie Portman non offre il meglio di sè...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

Titolo Amici, amanti e...
RegiaIvan Reitman
Cast
Natalie Portman, Ashton Kutcher, Kevin Kline, Cary Elwes, Greta Gerwig, Lake Bell
Uscita25-03-2011 

Cosa rende interessante una commedia sentimentale? Forse, rispondere efficacemente a questa domanda e quindi trovare la formula giusta per questo genere di film forse rappresenterebbe una scoperta degna del premio Nobel. Di sicuro, chi scrive non si aspetta grandi novità (praticamente impossibile effettuare rivoluzioni copernicane in questo ambito), ma prodotti che abbiano tre-quattro elementi interessanti e apprezzabili.

E l'inizio di questa pellicola sembrava intrigante. C'è una bella introduzione nerd, così come la prosecuzione dieci anni dopo è interessante. Il mix sembra (fino a quel momento) curioso: si mettono insieme dei personaggi stravaganti, più comuni in una commedia giovanile, ma li si coinvolgono in vicende molto adulte. Certo, l'idea iniziale di proporci questi personaggi a distanza di anni è molto simile a Harry, ti presento Sally, ma non dà fastidio e peraltro il procedimento viene abbandonato quasi subito.

Insomma, le materie prime per tirar fuori qualcosa di buono ci sarebbero sicuramente. Peccato che poi il film non le cucini a dovere. Iniziamo dai due protagonisti. Per Natalie Portman si trattava della prima prova dopo Black Swan e quindi suscita qualche perplessità vederla in un ruolo minore e che sembra quasi da supporto al protagonista maschile. Anche se fa piacere mostrare per una volta una donna che ha difficoltà a innamorarsi e non il solito scapolo impenitente in attesa di essere redento. Di sicuro, è facile dire che non sembra molto convinta in questa prova, soprattutto quando dovrebbe mostrare tutta la sua fragilità, risultando assolutamente eccessiva in un paio di scene importanti.

E Ashton Kutcher? Fa le solite cose che ci si attendono da Kutcher, senza particolare infamia e senza molta lode. Diciamo che ormai è uno specialista di questo settore e può procedere anche a occhi chiusi. Ci si poteva attendere di più invece dai comprimari. Kevin Kline in un ruolo che sembra perfetto per mostrare il suo talento comico offre un paio di risate, ma l'impressione è che avrebbe potuto fare faville. E soprattutto gli amici dei due protagonisti potevano risultare più incisivi. In effetti, in questo tipo di commedie, sono spesso i non protagonisti a rubare la scena, ma qui a nessuno viene fornita una grande opportunità di farlo.

Forse, in generale è proprio questo il problema che non porta mai la pellicola a decollare. Non vediamo nulla di veramente coraggioso o forte, come se dei realizzatori che non volessero prendersi dei rischi si riflettessero anche nelle scelte scialbe dei personaggi. Certo, siamo comunque un gradino sopra alle ultime commedie con Katherine Heigl o Jennifer Aniston, tanto che non vediamo nulla di fastidioso o insopportabile, ma neanche qualcosa che ci convinca a consigliare questo titolo (e di sicuro non sarà la presa in giro banale di Glee a stimolarmi). Il consiglio vero magari va girato a Ivan Reitman, che dovrebbe passare più tempo col figlio Jason. Potrebbe essere utile anche per ravvivare la sua verve artistica...

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