The Americans 2x04 "A Little Night Music": la recensione
Un episodio equilibrato e carico di tensione per The Americans
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The Americans, lo sappiamo, gioca da sempre sul tema del doppio, sulle somiglianze e le differenze, sui ruoli e le possibilità che questi permettono. Philip e Elizabeth sono le spie sovietiche sotto copertura, ma sono anche i genitori che si preoccupano per la crescita della figlia, per le compagnie che frequenta in una fase così delicata per lei. Esattamente come per ogni altro genitore. E, al di là di tutto questo, sono sempre esseri umani. È difficile vedere dove finisce l'agente e inizia il genitore, dove si interrompe la copertura e inizia la sincerità, dove l'anima originale sovietica e quella americana si collegano. Ciò che ne deriva è un insieme di figure confuse, ma non in senso negativo. La contraddizione è normale, è giusta, è umana.
Anche in A Little Night Music il ritmo narrativo si mantiene equilibrato. Ci sono momenti più rilassati, altri più introspettivi, altri ancora decisamente più carichi di tensione e azione, come un finale che rimane sospeso nella notte fino alla prossima settimana. Il confine tra spy story realistica e puro thriller vacilla (ma almeno per questa settimana i sospetti di Paige ci danno tregua), ma forse è giusto così. Martha si rivela sempre più una spina nel fianco di Philip/Clark, e indirettamente potrebbe farlo scoprire, mentre il "triangolo" ideale tra Oleg, Nina e Beeman procede quasi parallelo alla vicenda principale.