The Americans 2x02 "Cardinal": la recensione

Bella seconda puntata di stagione per The Americans, carica di tensione e focalizzata sui personaggi

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi

Gli eventi raccontati in Cardinal vanno letti all'ombra della tragedia avvenuta la scorsa settimana in Comrades. E non potrebbe essere altrimenti, dato che l'uccisione a sangue freddo di Emmet e della sua famiglia ha da subito assunto un doppio valore. Uno più immediato, che si riflette nel lavoro di spionaggio di Philip e Elizabeth, incaricati, soprattutto il primo, di far luce sulla vicenda, e uno più profondo e simbolico, che vede nel massacro dei compagni sotto copertura lo spettro di ciò che potrebbe accadere alla propria famiglia. The Americans anche in questo secondo episodio lavora più sui personaggi che sulla storia, limitandosi a lanciare piccoli indizi per lo sviluppo stagionale, ma garantendo ai protagonisti e alle loro motivazioni un ruolo di primo piano.

In un mezzo ribaltamento di prospettive nel quale i ruoli si scambiano, ma il nucleo familiare rimane intatto, ora è Elizabeth a mostrare le maggiori preoccupazioni e il maggiore attaccamento alla famiglia. Paranoia e semplici precauzioni in un contesto del genere non sono tanto lontane, ed ecco quindi la donna che rinuncia ad ascoltare un messaggio cifrato per non lasciar soli i figli, materna come raramente l'abbiamo vista lo scorso anno, anche quando non le competerebbe e si trova a dar consigli da veterana ad una giovane agente in difficoltà. Materna anche quando, in una bella conclusione anticlimatica, si trova a sostenere il peso dei dubbi e delle presunte mancanze di Philip, che fino a quel momento aveva coperto con le necessità del momento una serie di preoccupazioni anche da lui condivise.

Preoccupazioni che emergono, ad una lettura più attenta, a più riprese nel corso della puntata. La copertura con Martha inizia a sembrarci più faticosa ed estenuante per Philip. Una doppia identità è già difficile da mantenere, ma addirittura un nuovo ruolo, una nuova compagna sembra essere troppo. Non sappiamo per quanto ancora reggerà quest'ulteriore copertura, per ora Philip reagisce con malcelata esasperazione alla notizia del massacro della famiglia dato al telegiornale, in una scena praticamente gemella ad un'altra che vede invece protagonista Elizabeth. Compito di Philip è quindi quello di indagare sulla presunta complicità del contatto di Emmet nell'uccisione di questo. Un errore banale, ma comprensibile e umano, lo mette in una situazione sgradevole, dalla quale può uscire solo esponendosi umanamente come raramente aveva fatto. Tra doppio gioco e salvezza in extremis, Philip rivela quelli che sembrano i suoi veri sentimenti.

Procede a piccoli passi, e quasi parallela, la vicenda di Nina e Stan. Il gioco qui è più sottile e difficile da decifrare. Stan sembra effettivamente preso dalla situazione, ma più libero nei propri obiettivi, d'altra parte Nina, nonostante nella relazione sembri quella meno manipolabile, potrebbe risentire del controllo dei suoi superiori, compreso il nuovo arrivato, l'odioso Oleg. Infine Paige, che continua a sospettare qualcosa sui propri genitori, un tarlo che continua a scavare e che non sappiamo dove ci porterà.
Quello che piace di The Americans è che, nonostante il tutto sia ovviamente romanzato, la vicenda procede in maniera equilibrata, non precipitosa, senza appoggiarsi alla possibile tensione futura, ma piuttosto giocando su quella del momento. Cardinal non smentisce questo nucleo, ma costruisce una serie di situazioni che potrebbero sfociare in qualcosa di grave e potenzialmente distruttivo nei prossimi episodi. Vedremo.

Continua a leggere su BadTaste