American Horror Story: Freak Show 4x06 "Bullseye": la recensione

La recensione del sesto episodio stagionale di American Horror Story: il compleanno di Elsa e altri momenti inquietanti

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Questa settimana in Bullseye, sesto episodio stagionale di American Horror Story, il delirio paranoide sembra muoversi attraverso canali diversi dal solito. La serie di Ryan Murphy è sempre sopra le righe e improbabile, ma nella scorsa puntata e in questa, cavalcando l'onda delle visioni/flashback provocate dall'apparizione di Edward Mordrake, si è aggiunto un elemento nuovo: il sogno. Che in realtà non è nemmeno solo questo, è più un manifestarsi concreto delle reali e cruente possibilità esplorate dalle fantasie perverse dei personaggi. Omicidi e torture varie che potrebbero compiersi, anche ben realizzate e inquietanti, ma che scompaiono in una bolla di sapone.

Sembra allora essere il modo in cui, nella stagione che più di tutte le altre sta procedendo senza appoggiarsi troppo all'elemento sovrannaturale, la follia e l'impossibile trovano comunque una strada per apparire in scena. E si tratta di momenti indubbiamente di un certo impatto visivo ed emotivo. La scorsa settimana la testa di una delle sorelle Tattler marciva, spingendo nell'orrore la gemella rimanente, che ovviamente non si poteva allontanare. Questa volta è il turno della piccola – fisicamente, non anagraficamente – Ma Petit, che viene intrappolata in un vaso da Maggie e quindi annegata nella formaldeide. È una scena davvero disturbante, non per la violenza in sé, ma per l'innocenza e ingenuità della vittima, in una serie in cui in genere la punizione si accompagna sempre ad un peccato.

In realtà anche questa è una visione. Facciamo un passo indietro nel sogno e in avanti nella trama, e troviamo la giovane interpretata da Emma Roberts pentirsi di ciò che sta per fare e sfidare l'ira di Stanley, che allora le intimerà di rifarsi al più presto con Jimmy. C'è naturalmente tantissima crudeltà immotivata e la solita dose di improbabilità in ciò che succede, ma al quarto anno nessuno si sorprende troppo. Meno interessante, anche perché succede davvero poco, la parentesi dedicata alle gemelle Bette e Dot. Dandy, che stavolta tiene più o meno a bada la sua follia, e il suo interprete Finn Wittrock intanto si confermano come una delle novità più interessanti dell'anno.

La parte più drammatica dell'episodio, al netto dell'ennesima e un po' fastidiosa a questo punto esibizione canora, è riservata alla tragedia personale di Paul. Nel suo racconto personale già abbiamo visto la tendenza a punirsi, ad esasperare una condizione personale già angosciante, e ora lo vediamo sottoporsi ad un gioco perverso, ultima manifestazione del disagio di Elsa. Cosa ne sarà di lui? Per la protagonista interpretata da Jessica Lange, ossessionata dal trascorrere del tempo e dallo sfiorire della bellezza, il giorno del compleanno è comprensibilmente un giorno di bilanci e timori, che sfociano in una violenta sfuriata contro la sua "famiglia". Dell e Desiree non pervenuti.

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