American Horror Story: Freak Show 4x01 "Monsters Among Us": la recensione
American Horror Story torna con la sua quarta storia, stavolta ambientata in un circo di freaks
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Di "horror" nella storia ce ne è sempre stato poco, la storia spesso ha vacillato, ma l'America è sempre lì, enorme e terrificante, a spaventare con quell'immensità che permette al male di nascondersi nelle pieghe più nascoste e nei centri più piccoli. La località di Jupiter, in Florida, ospita un circo di fenomeni da baraccone negli anni '50. I freaks che vi risiedono, e che soffrono per una crisi oltre che esistenziale anche economica, con l'intrattenimento che a poco a poco si sposta in altri contesti, accolgono una nuova ospite, che potrebbe risollevare le sorti del posto. Freak Show racconta le loro storie, ovviamente esasperate, drammatiche, improbabili quando non impossibili. Lo fa con le solite concessioni alla tensione, allo splatter, all'orrore, in una dimensione che per messa in scena non appare, né vuole essere, nemmeno per un momento verosimile.
"Monsters Among Us" è una première troppo lunga, che soffre una serie di false partenze nei primi venti minuti, e che ha bisogno dei suoi tempi per carburare. Come è sempre stato per American Horror Story, nonostante le poche puntate a disposizione, l'introduzione dei personaggi viene spalmata su più puntate. Abbiamo conosciuto Elsa Mars (Jessica Lange), Ethel Darling (Kathy Bates), Jimmy Darling (Evan Peters), ma soprattutto Bette e Dot Tattler (Sarah Paulson e... Sarah Paulson), mentre per i personaggi di Emma Roberts, Angela Bassett e Michael Chiklis dovremo attendere ancora.
Sono piccole mancanze di un ritorno generalmente molto soddisfacente, e del quale la serie dopo lo scorso anno aveva bisogno. La cornice circense è molto affascinante, sembra esserci un mood più vicino ai primi due anni – quello di un assurdo che non sfocia necessariamente nel ridicolo – e un clown spaventoso (come il Joker di Batman, modellato sull'Uomo che ride di Victor Hugo portato al cinema) che promette sangue a profusione. Chi poi ama la classica regia della serie qui troverà le solite angolazioni stranianti, inquadrature deformanti e addirittura un utilizzo dello split screen per le scene con le sorelle Tattler. Sperando che la serie non si perda strada facendo.