American Horror Story: Cult 7x04 "11/9": la recensione
La recensione del quarto episodio di American Horror Story, intitolato 11/9, che si focalizza sul personaggio di Kai
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Tutto inizia proprio la sera del voto, mostrandoci apertamente il momento della scelta, spesso giocando sul cambio di idea di qualcuno. A quel punto si vola indietro e viene raccontato il modo in cui, scena dopo scena, Kai ha intessuto le relazioni con personaggi che cercavano solo un leader attraverso il quale sfogarsi. Gli elementi del cultismo sono quindi molto presenti, nell'obbedienza cieca, nello sfruttamento completo degli adepti, nella paura che muove ognuno di loro. Le parentesi narrative si fanno sempre più stringenti e legate tra di loro, riallineandosi infine al piano narrativo presente, e raccontandoci nel frattempo qualcosa di più sui personaggi.
E che, nel fare questo, fa il giro completo e distrugge quelle stesse categorie su cui la contrapposizione normale dovrebbe essere basata. Abbiamo Emma Roberts che fa una breve apparizione, con la scrittura che gioca con il volto noto salvo poi tagliarlo immediatamente fuori dalla stagione. Tutto rimane molto sopra le righe, e l'idea veicolante il tutto ha sempre più senso e più interesse della trama in sé. La mancanza delle urla di Ally, e in generale il fatto che il personaggio sia relegato sullo sfondo, rendono 11/9 il miglior episodio dei quattro andati in onda finora.