American Horror Story: Coven 3x07 "The Dead": la recensione

Senza progettualità e senza forma, The Dead è il peggior episodio di sempre

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American Horror Story quest'anno è spiazzante nel senso più negativo del termine. Ogni puntata è un nuovo giro sulla giostra delirante della scuola delle streghe e su ciò che le gravita intorno, un nuovo sguardo sulle regole, le motivazioni, le allenze che reggono questo universo e che durano quanto l'intervallo tra un episodio e l'altro. Non c'è forma, non c'è progettualità, non c'è un disegno a medio termine (quello che coincide con la fine di questa stagione): American Horror Story rappresenta con i propri difetti una versione più sporca e violenta di quanto Once Upon a Time ha fatto lo scorso anno. The Dead, ultima puntata andata in onda, esaspera i difetti della serie, e prendendo in prestito la battuta dell'Uomo-fumetti dei Simpson, potrebbe essere etichettata come "il peggior episodio di sempre".

Zoe è la protagonista dell'episodio, non perché intorno a lei ruotino le altre storie, che continuano a mantenersi parallele e ben distaccate, ma per una semplice questione di minutaggio. Persino le diverse scene che la riguardano sembrano procedere in modo parallelo l'una rispetto all'altra, e l'impressione è quella di trovarsi in appena quaranta minuti di fronte a più versioni dello stesso personaggio: Zoe decisa a uccidere Kyle, Zoe che prova ad educarlo, Zoe che si lancia in un ménage à trois con lui e Madison, Zoe sempre più papabile come Suprema, che progetta la morte di Fiona, che riattacca la lingua a Spalding e immotivatamente lo uccide dopo averlo fatto confessare. E l'interpretazione di Taissa Farmiga non aiuta. Emma Roberts rivelazione e adorabile ma sprecata anche lei.

Se anche solo il nucleo narrativo di un singolo protagonista non è coerente con se stesso, come potranno esserlo le singole sottotrame nel loro insieme? Una vaga riflessione sul senso di vuoto nei giovani risulta fuori contesto in un clima in cui il non sense e il trash sono una costante. Il personaggio di Kathy Bates/Madame LaLaurie continua ad essere uno spreco assurdo di potenziale. Il tradimento di Queenie è improvviso: certo, tra lei e la donna immortale non correva buon sangue, ma nulla nelle puntate precedenti ci aveva preparato al tradimento della propria congrega (che non l'aveva mai emarginata a causa del colore della sua pelle) o ad un suo desiderio di riunirsi alle streghe voodoo.

Assenti, come al solito ingiustificati (non stiamo parlando di Game of Thrones) alcuni personaggi come Nan, Myrtle Snow e Misty Day. Fiona e Axeman incomprensibili, attendiamo qualche delucidazione dalla prossima settimana.

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