American Horror Story: Coven 3x06 "The Axeman Cometh": la recensione
La serie continua a intrattenere, ma manca un nucleo centrale nella storia
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Se la domanda è: "la serie di Ryan Murphy continua ad intrattenere?", allora la risposta è sì. Tutto sommato non ci si annoia mai, la "deliranza" è sempre dietro l'angolo, spesso inaspettata e divertente, e il corpo mitologico delle leggende di New Orleans, per quanto assolutamente folle, è interessante. Ciò che manca è l'amalgama tra tutte queste storyline, un nucleo forte intorno al quale lasciarle sviluppare: quello che nelle due precedenti stagioni era rappresentato dall'ambientazione comune.
Le persone tornano in vita, chiaro. Ed è stato anche divertente all'inizio scoprire il potere di Misty Day, ma ora stiamo iniziando a perdere il conto dei cadaveri resuscitati, e una capacità stregonesca interessante si è trasformata in un comodo strumento narrativo per piazzare almeno una morte a puntata per poi fare marcia indietro. Va meglio con la scoperta del doppio gioco del marito di Cordelia: non lo psicopatico che si pensava (più o meno), ma una spia infiltrata da Marie Laveau nell'ambito della guerra tra le congreghe. Buono spunto, che ha il merito di fondere due storyline e dare maggiore equilibrio alla storia, ciò che serve a questa stagione.