American Horror Story - Apocalypse 8x06 "Return to Murder House": la recensione
Il sesto episodio stagionale di American Horror Story ci riporta ai luoghi e ai personaggi di Murder House
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Madison e Chablis tornano alla villa da cui tutto, davvero tutto, ebbe inizio. Sono una bella coppia e funziona la scrittura, che per l'occasione ha anche deciso di ammorbidire i tratti più insostenibili del carattere della strega (per il resto Emma Roberts è fantastica nel ruolo). Appena entrati nella villa, i due vengono investiti da ricordi, personaggi in trappola, energia tenuta a freno e conflitti insanabili che durano da anni e anni. Per tutti gli spettatori significa fare un tuffo nei ricordi di una serie che, all'epoca e al di là del suo valore effettivo, era una novità molto interessante. Si gioca sui facili cameo e sul piacere della nostalgia, che colpisce sempre e comunque.
Michael non ha scelta. È ciò che è, e i satanisti infine lo individuano. Qui subentra il personaggio interpretato da Kathy Bates, e il resto più o meno è noto. Diventa chiaro per le streghe che Michael va assolutamente fermato, ma la missione sembra quasi impossibile al momento. Return to Murder House comunque non è un'incursione fine a se stessa negli eventi della prima stagione. Torniamo a quei personaggi e alle faccende rimaste in sospeso. Vivien e Ben troveranno il modo di perdonarsi, Violet e Tate forse potranno finalmente amarsi nonostante tutto, Moira trova pace. Almeno per questi personaggi, può esistere un lieto fine dolceamaro.