American Horror Story: 1984 9x03 "Slashdance": la recensione
Al terzo episodio stagionale, dall’ispirato titolo Slashdance, American Horror Story continua a buttare fuori sorprese e colpi di scena.
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Al terzo episodio stagionale, dall'ispirato titolo Slashdance, American Horror Story continua a buttare fuori sorprese e colpi di scena. Nel rifiuto di trasformarsi, almeno per ora, in una continua corsa al massacro, lo show riempie il vuoto dei momenti di pausa con flashback nei quali, quasi sempre, ci scappa il morto, o che servono a giustificare i momenti attuali. Nulla è sottile o particolarmente elaborato, ma la stagione continua a raccontare con semplicità la propria storia senza troppe sbavature e senza chiedere troppo a se stessa.
È ad esempio il caso del secondo flashback, dedicato a Donna. Si scopre essere una doppiogiochista, e la persona che ha proprio aiutato Mr. Jingles a fuggire dal manicomio. Per quale scopo? Non si sa ancora, così come non sappiamo nulla del rapporto tra Ramirez e Montana Duke, il personaggio interpretato da Billie Lourd, tanto gentile con Brooke, ma in realtà carica anche lei di segreti. Nel frattempo la scrittura cerca di bilanciare segreti e sopravvissuti, trovando in realtà un buon equilibrio. Ci sono dei poveretti buttati nella mischia improvvisamente solo per essere massacrati e fare numero.