American Horror Story 8x05 "Boy Wonder": la recensione

Le nostre impressioni sul quinto episodio stagionale di American Horror Story

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Spoiler Alert
Lo diciamo sottovoce, ma al quinto episodio stagionale American Horror Story tiene ancora bene. Anzi, nelle ultime due puntate è decisamente migliorato rispetto all'inizio. Sorpresa non da poco, se consideriamo che generalmente avviene il contrario. Sta di fatto che Apocalypse mantiene quel che aveva promesso: un crossover tra Coven e Murder House. Lo è davvero, nel senso che si tratta di un sequel di entrambe quelle stagioni. C'è il solito prendi e lascia con i personaggi che muoiono improvvisamente o in altri casi ritornano in vita pronti ad essere bellamente ignorati dal resto della trama. Ma, a parte questo, c'è un senso di coesione che rende piacevole la storia.

Ad esempio, in Boy Wonder siamo ancora immersi nel flashback iniziato la scorsa settimana. Langdon viene sottoposto alla prova delle Sette Meraviglia. Non è una sorpresa il fatto che riesce non solo a superare brillantemente tutte le prove, ma ancora una volta riesce a tirar fuori una strega morta dal suo inferno personale. In questo caso si tratta di Misty Day (Lily Rabe), grande sacrificata dell'epoca Coven. Con il gruppo delle streghe al completo, la minaccia di Langdon si rivela per quello che è. Cordelia non può evitare di riconoscerlo come il nuovo Supremo, anche per dargli un momentaneo senso di superiorità, ma già tutte le streghe, e non solo, tramano per abbatterlo.

La puntata è veloce, piacevole. Ma soprattutto, è compatta e lineare in un modo raramente apprezzabile in American Horror Story. C'è una minaccia ben chiara, e sia i protagonisti che l'antagonista provengono da scenari che sono familiari. Meno trash (perfino il superpotere del radar per il glutine è divertente) e c'è anche tempo per un ritorno di Stevie Nicks che è praticamente un momento a sé inserito in una puntata che non doveva essere appesantita con altri eventi.

La prossima settimana le maglie di questa mitologia molto vaga e improbabile, ma comunque divertente, ci riporteranno alla Murder House dove tutto – davvero tutto – ebbe inizio. Incrociamo le dita e speriamo che la serie si mantenga compatta.

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