American Horror Story 6x09 "Chapter 9": la recensione

American Horror Story, la sesta stagione arriva ad un passo dal finale, e la storia si avvia alla conclusione

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Spoiler Alert
American Horror Story si prepara a congedarsi dal suo pubblico. Lo fa al termine di un'annata strana, spiazzante, più canonica con il genere horror per certi versi, più lontana da quello che la serie di Ryan Murphy aveva fatto vedere negli anni per altri. Siamo al penultimo episodio, e arrivano di fatto alla conclusione gli orrori di Roanoke, o almeno la seconda parte di questi, con i sopravvissuti che cercano disperatamente di arrivare a vedere la luce del sole. Non saranno i soli, in questo Chapter 9 che pesca dal mazzo la carta di Taissa Farmiga e butta nella mischia alcuni altri personaggi, che però non andranno molto lontano. Il resto è un epilogo che gioca su dubbi e domande.

Il trio di donne sopravvissute – ancora una volta American Horror Story si conferma una serie al femminile – composto da Lee, Audrey e Monet si trova ad affrontare l'ultima notte nella casa maledetta. Solo una rapida apparizione per Wes Bentley, qui nei panni di Dylan. Per il resto l'episodio si concentra principalmente sull'introduzione di tre ignari giovani che, spinti dal richiamo della zona e dai racconti legati a questa, decidono di avventurarsi dove non dovrebbero. Il tutto sempre in pieno stile found footage. Spicca la già citata Taissa Farmiga, che interpreta un'intelligente e sveglia ragazza di nome Sophia.

L'introduzione di nuovi personaggi per la pura necessità di riempire le storyline non è una novità per American Horror Story, ma in questa occasione lo stesso approccio è stato eseguito con maggiore onestà e  più interesse. C'è più di qualcosa che si riallaccia nella vicenda di questi tre giovani sventurati a The Blair Witch Project, compreso un certo "I'm sorry" che verrà sussurrato alla telecamera verso la fine. Ma non solo, nell'esecuzione finale potremmo vedere anche qualcosa di Cannibal Holocaust, vero antenato del genere, anche se nonostante un disclaimer sulla violenza non si arriverà mai alla ferocia di quel film. Che comunque per il livello medio di American Horror Story significa comunque osare abbastanza.

Lo sviluppo può far storcere il naso, soprattutto quando pensiamo alla svolta del personaggio di Lee. Certo, la situazione potrebbe far uscire di testa chiunque, e già in precedenza nella stagione i protagonisti sono stati manipolati. Insomma, possiamo giustificare certi momenti. Scopriamo quindi chi è la l'unica sopravvissuta di cui si parlava qualche puntata fa, mentre in modo beffardo e crudele anche Audrey, che pure aveva resistito fino a quel momento, deve soccombere. Rimangono i filmati a inchiodare Lee a ciò che ha commesso, e a tenere ancora alzato il sipario su una storia che si avvia alla conclusione.

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