American Horror Story 1x07, "Open House": il commento

American Horror Story recupera un po’ di quota, sfornando una puntata che non ha parti morte rispetto alle precedenti...

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Ammetto di essere confuso. Sono confuso riguardo le dinamiche di sviluppo fisico degli spiriti che infestano la Murder House.

Tate è rimasto giovane; ha conservato l’aspetto che aveva quando è morto. Il nuovo arrivato, l’ennesimo frutto dei lombi di Constance, sembra cresciuto rispetto a quando è morto. I gemelli del pilot sono rimasti infanti. Conservano il loro aspetto anche il dr. Montgomery e la sua gentile signora. Moira ha sia l’aspetto che aveva quando è trapassata sia l’aspetto che avrebbe se fosse rimasta viva; dipende da chi la guarda. Ma chi decide se il fantasma del deceduto invecchia o no? La casa, secondo l’uso che intende fare dello spirito in questione? Lo spirito stesso? La grande Tartaruga che ha vomitato l’universo?

Queste, credo, sono le domande cui non verrà mai data risposta. Alcune risposte a altre domande, sicuramente più rilevanti, arrivano in quest’episodio, "Open House". Finalmente scopriamo come sono deceduti i coniugi Montgomery e l’origine dell’opossum-gremlin. Oltre alle risposte a domande insinuatesi nella nostra mente da subito per volontà degli abili sceneggiatori, piovono rivelazioni quasi sconcertanti dovute a colpi di scena dell’ultimo minuto: Constance ha figliato, nel corso della sua vita, come un coniglio; Larry ci ha mentito riguardo la sua esperienza nella casa. Ok, forse ho esagerato. La conta dei figli di Constance, salvo nuove rivelazioni, si ferma a tre e il fatto che Larry ci abbia mentito non è poi così sconcertante. Sorprendente è, invece, l’intreccio tra Constance e il nostro amico flambé; almeno per chi non sospettava minimamente della cosa. Morale della favola: Larry è succube dell’elegante signora del sud, così come lo è Moira. Più curioso invece il caso di Bo, il fratello di Tate. Ricorda vagamente il gemello di Bart Simpson, almeno vista la sua situazione. Dobbiamo aspettarci degli sviluppi sul suo personaggio o è un colpo di scena gratuito? La fiducia già accordata in precedenza a Murphy e Falchuk ci impone di confidare nel fatto che anche questo personaggio farà il suo. Tanto più che la pallina rossa con cui ama giocare è già comparsa in precedenza; se la passava nel seminterrato con sua sorella Adelaide, anche se lui restava ben nascosto. A onor del vero ero convinto che Addy giocasse con l’opossum-gremlin in quell’occasione.

Queste nuove rivelazioni fanno solo da contorno a un episodio che mette tanta carne al fuoco. Vivien Harmon trova un compratore interessato alla casa; purtroppo per lui il signore in questione decide di essere scortese con Constance. Tate è la dimostrazione che il dr. Harmon sa fare il suo lavoro e sembra quasi un ragazzo normale. Violet è molto triste di dover lasciare una casa i cui spettri non vedono l’ora di tormentarla. Ben Harmon fa capire a Larry che se smettesse di fare lo psichiatra potrebbe sempre essere un “bad ass” da film d’azione. L’agente immobiliare non ce la racconta giusta. Larry, come detto, è lo zerbino di Constance (non lo dicevo da tanto; Jessica Lange è straordinaria!). A conclusione di questa puntata il vero, grande colpo di scena: forse Vivien Harmon non è una totale imbecille. Certo, potrebbe smentirci nei primi due minuti del prossimo episodio, ma la speranza è l’ultima a morire.

American Horror Story recupera un po’ di quota, sfornando una puntata che non ha parti morte: sarà merito anche della fugace apparizione dell’uomo in lattice? E riguardo all’uomo in lattice: quanto dovremo aspettare prima di avere qualche indizio anche su di lui?

C’è un solo modo per scoprirlo, continuare a seguire la serie...

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