American Horror Story 1x05, "Halloween" (seconda parte): il commento
Dividere in due episodi l'appuntamento halloweeniano di American Horror Story non sembra sia stata una buona idea...
La notizia dominante è quella lanciata la scorsa settimana: i morti camminano sulla terra e non soltanto quelli deceduti nella Murder House.
Tate, paradossalmente, è inseguito dai fantasmi del suo passato; la cosa interessante è che sembra abbia davvero bisogno delle cure del dottor Harmon perché pare abbia rimosso quello che oramai è chiaro a tutti.
La parte più avvincente è quella che coinvolge Ben, Vivien, Hayden, Larry e l’adorabile e rassicurante poliziotto privato. Le bugie di Ben vengono svelate grazie a un Hayden decisamente vivace –ecco cosa succede a sepellire la tua ex amante incinta nel cortile di una casa che impedisce ai morti di raggiungere l’aldilà. Larry dimostra di avere parecchia familiarità con le dinamiche della Murder House, Vivien corre e urla per tutto l’edificio, Ben fa armi e bagagli e il nostro adorabile poliziotto privato arresta uno spirito che, ovviamente, finita la notte di Halloween sparisce nella sua macchina facendolo sentire un idiota nei parcheggi della centrale dei poliziotti veri.
Se il progetto di spalmare un horror in tredici episodi è ambizioso, spezzarne addirittura le puntate risulta dannoso ai fini della narrazione, se non addirittura fallimentare. L’episodio precedente doveva servire a preparare gli avvenimenti di questo, in modo da ottenere la massima tensione. Il risultato è una tensione quasi nulla durante tutta la prima parte senza considerare che la settimana di pausa ha fatto scemare la forza delle aspettative, mitigando la tensione di questa puntata.
Insomma: ci auguriamo vivamente che non ci siano altre puntate doppie e che questi due episodi non siano altro che una tranquilla parentesi in una stagione piena di terrificanti emozioni.